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Informazioni personali

lunedì 30 marzo 2015

Olio di Lino: Obbligo di conservarlo al freddo

Mi capita spesso di parlare dell'Olio di Lino. La Dr.ssa Kousmine stessa, qualche decennio fa, ne ha risvegliato l'uso in quanto alimento molto ricco di Acidi Grassi essenziali come gli Omega-3 e non solo.
Si tratta tuttavia di un Olio molto delicato che tende ad irrancidire con facilità soprattutto se conservato in modo non adeguato; l'Olio di Lino va infatti conservato al riparo dalla luce e dalla temperatura elevata. Per questi motivi, esso viene confezionato in piccole bottiglie di vetro scuro (100, 250 ml al massimo) e deve essere sempre conservato a temperatura bassa (4° C, come in frigorifero, vanno bene).
Quando ci reca in un negozio per l'acquisto, lo dovremmo trovare nel comparto frigorifero ed il negoziante dovrebbe essersi assicurato che la consegna al suo negozio sia stata fatta mantenendo il prodotto al riparo dal calore anche per tutto il tempo del trasporto, assicurando così quella che viene definita in termini logistici "catena del freddo" (Furgoni climatizzati o frigor, oppure semplici "box isolati contenenti il prodotto fresco).
Purtroppo non sempre è così.
Si trovano infatti commercianti che, ignoranti di tutto ciò, dispongono le bottigliette di Olio di Lino negli scaffali insieme agli altri oli che, per una migliore stabilità all'ossidazione, non necessitano della bassa temperatura per una migliore conservazione, esponendo innanzitutto l'olio ad una più facile ossidazione, ma anche i loro clienti ad una futura intossinazione che l'Olio di Lino irrancidito apporterà loro una volta consumato.
Tutto ciò premesso mi permetto di segnalare invece che alcuni produttori/distributori di Olio di Lino hanno adottato una strategia informativa molto apprezzabile nel confezionamento del loro prodotto che solo recentemente ho avuto modo di incontrare durante il mio acquisto; eccola qui riprodotta nella foto che ho fatto scansendo i due lati di quello che ho deciso di chiamare "Collarino informativo" (o forse si chiama proprio così!?).

Questo sistema obbliga chi si appresta ad acquistare il prodotto a rendersi conto dei consigli di conservazione, sia per la dimensione sia per la chiarezza della parola "DA FRIGO" che si trova in entrambe i lati del Collarino.
Non ho fatto un confronto di prezzi con altri Oli li Lino confezionati in bottiglie di egual volume, ma se questa confezione di Baule Volante fosse anche più cara delle altre, ciò sarebbe decisamente giustificato dai maggiori costi dovuti alla "Catena del Freddo" che l'azienda deve mettere in atto fin dal momento dell'immagazzinamento dopo il confezionamento dell'Olio. Non avrei dubbi e non ho dubbi nel consigliare questo Olio indipendentemente dal costo più elevato (ma non sono certo che lo sia) poichè quest'olio ha sicuramente un livello di qualità, nutrienti in più e meno tossine, nel momento in cui lo consumerete.
Attenzione quindi se fate i vostro acquisti di prodotti Biologici via Internet poichè se acquistate Olio di Lino, soprattutto in estate, quasi certamente non vi verrà recapitato attraverso la "Catena del Freddo".
Ultima raccomandazione: una volta aperto consumatelo entro un mese anche se lo conservate in frigo.
Grazie a Baule Volante che ci consente di non ignorare alcune pratiche alimentari corrette.

sabato 28 marzo 2015

Semi di Lino: SuperFood, anche se non sembra.

I Semi di Lino sono un vero SuperFood, così come ormai ci si è abituati a considerare quegli alimenti che in quanto a contenuto di nutrienti non si fanno mancare nulla che non sia importante.
I semi di Lino sono un SuperFood alla portata di tutti, economici e ricchi di tutto ciò di cui il nostro organismo necessita per soddisfare molte delle richieste nutrizionali che spesso sono carenti o, diciamolo chiaramente ormai non più presenti, nella alimentazione dell'occidentale medio.
La Dr.ssa Catherine Kousmine li ha introdotti come un componente fondamentale della sua Colazione (Crema Budwig) per sopperire alle carenze nutrizionali che Lei aveva individuato essere una della cause principali delle malattie degenerative già 70 anni fa.
Cosa contengono di tanto "appetibile" i Semi di Lino?

Elevate quantità di Minerali come ferro, fosforo, rame, magnesio e manganese; Vitamine del Gruppo B, Acidi Grassi Omega-3 (soprattutto ricchi di Acido Alfa Linolenico, cosiddetto ALA, ormai riconosciuto anche nell'ambito delle terapie per il sistema cardiocircolatorio), fibre alimentari solubili e insolubili, fitocomposti (come i lignani, antiossidanti particolarmente utili per la prevenzione delle malattie cardiovascolari) e  Antiossidanti. Non mancano ovviamente Carboidrati e Proteine.
Per poter accedere ai contenuti nutrizionali dei Semi di Lino, è indispensabile macinarli o comunque rompere quella cuticola di Lignina che li rende inaccessibili dal nostro sistema digestivo. Una volta macinati o pestellati possono essere aggiunti ai cibi crudi o già cotti. Non bisogna mai introdurre i semi di Lino nei cibi che dovranno essere cotti in quanto ci garantiamo la perdita di numerosi nutrienti essenziali come gli Omega-3.
Al contrario, l'uso dei Semi di Lino interi può essere di beneficio per un intestino pigro: infatti, se li mettiamo in ammollo in acqua anche per un periodo relativamente breve, si verifica un rigonfiamento per assorbimento di acqua (fino a 5-6 volte il loro peso) utile per aumentare la massa fecale e stimolare la peristalsi intestinale, con il beneficio di facilitare la defecazione; utili quindi come supporto alla Stitichezza.
Per tutte le proprietà qui elencate i Semi di Lino non dovrebbero mai mancare nella dieta giornaliera anche se come per tutti i cibi è bene non esagerare nel consumo; una quantità pari ad 1 cucchiaio da tavola al giorno sembra essere la dose giusta per garantirsi i benefici di questo sano alimento.
I Semi di Lino si trovano in commercio già confezionati come Semi di Lino Dorati oppure come Semi di Lino scuri (forse i più comuni).

mercoledì 25 marzo 2015

Tahin crudista: ricca crema spalmabile per la salute.

I Semi di Sesamo sono il principale ingrediente della Tahina o Tahin, una crema che può essere preparata in diversi modi; tuttavia alcuni metodi non sono ottimali per mantenere intatte tutte le proprietà che i semi di Sesamo integrali promettono.
Vediamo innanzitutto quali sono i poteri nutrizionali principali dei Semi di Sesamo:

Si può notare l'abbondanza di Calcio e Acidi grassi di vario genere, soprattutto Polinsaturi. Interessanti sono anche i contenuti di Magnesio e Potassio.
Proprio per la presenza di Acidi Grassi polinsaturi ritengo che i semi di sesamo siano uno degli alimenti che merita di non essere mai trattato con il calore; ecco perché sono contrario sia ad utilizzarli nelle cotture in forno, sia nei cosiddetti "salti in padella". In alcune ricette di consiglia infatti di scaldare a secco in padella i semi sino a quando non si sentono dei piccoli scoppiettii; a quel punto si raccomanda di spegnere il fuoco ed i semi continueranno a scoppiettare per un po'. Questo riscaldamento è tuttavia dannoso e tende ad alterare le proprietà legate agli acidi grassi Polinsatri. Il calore infatti, oltre i 40 gradi, modifica la struttura chimica di tali componenti, rendendoli inutilizzabili dal nostro corpo.
Ogni ricetta che contenga i semi di Sesamo non dovrebbe mai pertanto contemplare un trattamento termico che superi la temperatura di 40°C.
Ecco quindi che la Crema Tahin può, e deve, essere preparata interamente a crudo.
Come si fa? E' molto semplice al punto che anch'io la preparo in 5 minuti:
- 100 g di Semi di Sesamo non tostati
- 2 cucchiai di Olio di Semi di Girasole spremuto a freddo (si possono eventualmente usare altri oli come quello di Sesamo stesso oppure quello di Vinaccioli che è di sapore abbastanza neutro).
- un pizzico di sale integrale marino oppure Sale dell'Himalaya fine
- Acqua quanto basta.
La preparazione si fa macinando i semi di Sesamo a freddo; consiglio di macinare i semi a piccole porzioni per evitare un prolungamento dell'operazione che potrebbe portare ad un riscaldamento del preparato. Al termine delle macinazioni si mette il preparato in una ciotola, si aggiungono i due cucchiai dell'Olio di semi che avete scelto, il sale a piacere e si mescola il tutto con una forchetta per omogeneizzare bene. E' molto probabile che il composto che si ottiene sia piuttosto denso; ecco che l'aggiunta di acqua ci viene in aiuto per ammorbidire il prodotto e renderlo più cremoso. La consistenza può essere così adeguata alle proprie necessità e ai propri gusti.

Ecco pronta un crema dal potere nutrizionale eccellente per chi vuole arricchire la propria alimentazione con più Calcio. Indipendentemente da questo, il contenuto di Acidi grassi polinsaturi la rende ancora più appetibile.
Non resta che provare, magari con le dosi dimezzate o anche un po' alterate in funzione dei propri gusti; ottima per aperitivi a base di Succhi freschi di verdure oppure come antipasto su Bruschette non calde, ma non è da sottovalutare l'uso della crema con le verdure crude o cotte.

lunedì 23 marzo 2015

Disintossicarsi con il rispristino della Flora batterica Intestinale (Eubiosi) - 3° Parte



RIPRISTINO DELLA FLORA BATTERICA INTESTINALE (EUBIOSI)
La Disbiosi può avere diversi livelli di alterazione: Lieve, Media o Grave
Mentre la disbiosi lieve può essere curata con un intervento di tipo alimentare, chiariamo subito che in caso di disbiosi media o grave, curarsi con la sola alimentazione diventa un’impresa ardua e lunghissima, se non impossibile. 
Si ricorre pertanto all’ausilio di pratiche di ripristino con microrganismi “buoni e amici”: i Probiotici.
Non pensiamo minimamente di risolvere la cosa mangiando Yogurt, i probiotici presenti negli Yogurt non sono sufficienti, inoltre, in questo caso ci sobbarcheremmo tutti i problemi legati a questo alimento: il latte di mucca, grassi animali, zucchero, aromi, coloranti, ecc.
Per essere in grado si svolgere un’azione benefica un Probiotico deve avere le seguenti caratteristiche:
   -          1) Essere specie-specifico: deve appartenere all’uomo (quelli dello yogurt appartengono alla mucca!); la natura ha fatto in modo che i rapporti simbiotici si instaurassero tra specie che potessero trarre benefici reciproci per la reciproca sopravvivenza, perciò forzare un rapporto simbiotico ad esempio tra Uomo e batteri intestinali della Mucca è una guerra persa ancora prima di cominciarla e l’unica garanzia sarà il FALLIMENTO.
   -          2) Sopravvivere al passaggio attraverso lo stomaco: non essere distrutto dai succhi gastrici acidi e arrivare indenne nell’intestino
   -          3) Essere in grado di aderire alla superficie delle cellule intestinali
      -          4) Essere in grado di produrre sostanze antibiotiche per un’azione antagonista verso i microrganismi patogeni
Per un intervento ottimale di ripristino della Flora batterica intestinali, si deve intervenire in tre fasi:
      1°      Pulizia dalla flora dannosa esistente (si usano ad esempio MgO2 = Perossido di Magnesio; Oli essenziali come di Tea Tree, Manuka, Cannella). Non servono i lassativi perché non rimuovono la flora batterica. (ATTENZIONE GLI OLI ESSENZIALI VANNO ASSUNTI CON IL SOSTEGNO DI UN TERAPEUTA PROFESSIONISTA)
      2°      Reimpianto di Probiotici buoni: Bifidobatteri e Lattobacilli. E’ possibile somministrare insieme ai batteri anche un nutrimento specifico per supportare il loro reimpianto: i PREBIOTICI (Frutto-Oligo-Saccaridi o FOS oppure Galatto-Oligo-Saccaridi o GOS).
Quando assumerli, il DILEMMA: l’assunzione dei Probiotici al momento giusto è un grosso aiuto alla loro sopravvivenza ed al successo dell’impianto. C’è chi sostiene che vanno assunti a stomaco vuoto (per non essere attaccati dagli acidi che aumentano a causa del pasto) e chi sostiene che vanno assunti a stomaco pieno (perché trovino un substrato nutritivo una volta che si trovano nel canale digerente). Vediamo di fare chiarezza con un ragionamento:
   -          Se prevediamo un pasto di abbondanti proteine (soprattutto animali) abbiamo un aumento dell’acidità dello stomaco più di quella che se mangiassimo un pasto di carboidrati o di vegetali. Se siamo carnivori (spero di no!) credo sia meglio assumere i Probiotici a stomaco vuoto. In questo caso il mio personale suggerimento è di evitare pasti proteici animali per il periodo del reimpianto (che potrebbe durare anche 6 settimane), fare pasti a base di vegetali e carboidrati assumendo i Probiotici durante il pasto.
   -          Mangiando pasti Vegan/Vegetariani i Probiotici vanno assunti durante o alla fine del pasto
Si raccomanda sempre e comunque un’alimentazione ricca di vegetali come verdure (cicoria, carciofi, Topinambur e frutta che contengono cibo per i batteri).
Esistono anche preparati definiti SIMBIOTICI in cui sono contenuti sia PRO che PREBIOTICI insieme per garantire la sopravvivenza dei batteri presenti nella formulazione (attenzione ai prodotti troppo commerciali e pubblicizzati, normalmente non hanno l’efficacia che viene tanto sbandierata!).
      3)      Riparazione della parete intestinale: si attua quando ci sono i segnali tipici di tossine e/o di funghi/batteri che dall’intestino sono migrati in aree localizzate fuori dall’intestino (Candida), suggerendo l’esistenza di una porosità intestinale da riparare. Si attua evitando tutti i prodotti che favoriscono la permeabilità della mucosa e seguendo un regime alimentare che rispetti le regole di una SANA ALIMENTAZIONE come quelle che abbiamo visto insieme. Nel caso si può intervenire con l'ausilio dell'Alga Klamath che ha dimostrato di possedere una capacità riparativa della parete intestinale che si dimostri porosa.   

Ma quali sono i Probiotici giusti?
           Il Bifidobacterium (diverse varietà) lo possiamo assumere col prodotto BIFISELLE della ditta Bromatech
           Il Lactobacillus Rhamnosus e Lactobacillus Acidophilus che troviamo nel prodotto RAMNOSELLE della ditta Bromatech
Questi prodotti vanno sempre conservati nel frigorifero.

La procedura di assunzione che consiglio è la seguente:


1° Fase - Iniziare con BIFISELLE. Per i primi 3 giorni si assumono 3 capsule al giorno, una dopo ogni pasto principale. 4° giorno: assumere 2 cps dopo i pasti. 5° giorno: assumere 1 cps.

2° Fase – Al 6° giorno iniziare con RAMNOSELLE. Si assumono 3 capsule al giorno, una dopo ogni pasto principale, per  2 settimane; poi 2 cps/giorno per 1 settimana (dopo colazione e cena) e poi 1 cps giorno a finire la 2° confezione, sempre dopo un pasto.


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sabato 21 marzo 2015

Disintossicarsi con il rispristino della Flora batterica intestinale (Eubiosi) - 2° parte



Ho introdotto l'argomento nella 1° Parte sottolineando l'importanza del conoscere l'intestino e la sua fisiologia nel mantenimento della propria salute e proseguo portando l'attenzione su un tema che spesso viene dimenticato: l'Eubiosi, l'equilibrio della Flora batterica intestinale.

Quando lo stato di equilibrio della Flora batterica Intestinale si deteriora, si può incorrere in uno stato di disequilibrio detto DISBIOSI, dove i microrganismi "Amici" perdono il controllo della situazione e altre specie prendono invece il sopravvento, sbilanciando anche i benefici dell’Eubiosi a favore di disturbi e malattie. Un esempio è la Candidosi che può manifestarsi in varie parti del corpo, come Pelle, organi sessuali, unghie e apparato boccale; la Candida può prendere il sopravvento quando la nostra alimentazione è molto ricca di carboidrati e soprattutto di Zuccheri e farine raffinate. Una membrana intestinale alterata e “permeabile” lascia passare questo microrganismo che una volta nel sangue va a popolare altri distretti del nostro corpo manifestandosi con disturbi localizzati. L’errore fondamentale che fanno normalmente i medici allopatici è quello di somministrare antimicotici e antibiotici; questa pratica porta un temporaneo sollievo ma inevitabilmente porta a disturbare ulteriormente l’EUBIOSI. La conseguenza inevitabile è che emergeranno nuovamente i disturbi dovuti alla Candida che, diventando un disturbo cronico, potrà periodicamente ripresentarsi con sempre più forza.
La forma più grave di DISBIOSI è forse quella PUTREFATTIVA: a causa di un eccesso di assunzione di proteine animali nell’alimentazione, la flora batterica putrefattiva ha un’eccessiva crescita e questo porta ad un eccesso dei prodotti del metabolismo di questi batteri come la Cadaverina e la Putrescina i cui nomi danno già uno spunto per una riflessione. Altre due di queste sostanze, l’Istamina e la Tiramina, sono implicate invece nei fenomeni allergici. Indolo e Scatolo sono invece due sostanze responsabili dell’odore sgradevole delle feci dei carnivori, senza contare che queste sostanze hanno un'attività cancerogena associata.
La DISBIOSI può essere causata da:
      1)      cattive abitudini alimentari sia qualitative (mancanza di cibi integrali senza fibre) che quantitative; combinazioni e rapporti sbagliati dei cibi che compongono i nostri pasti, tra cui troppi carboidrati o troppe proteine, oppure entrambe abbondanti nello stesso pasto; ma anche le bevande non adatte e troppo ricche di zuccheri, alcoli o acidificanti come l’anidride carbonica presente nelle bevande gassate, acqua compresa);
      2)      ingestione di sostanze in grado di deteriorare direttamente la flora batterica (caffè, thè, cacao, farmaci come antibiotici, antinfiammatori, estro-progestinici, antidepressivi, lassativi e chemioterapici);
      3)      cattiva abitudine a non masticare correttamente il cibo prima di deglutire può diventare una causa di Disbiosi. La fretta nel terminare il pasto per fare dell’altro può essere una causa.
      4)      Lo Stress che è in grado di peggiorare i processi digestivi rallentando le secrezioni degli enzimi necessari ad una corretta digestione degli alimenti.
Conseguenze della Disbiosi. Essendo un problema intestinale si tende a portare l'attenzione medica e curativa direttamente sulle conseguenze della disbiosi, definendoli sintomi o malattie dell'intestino anziché porre attenzione alla flora batterica intestinale in sè: Colite, Stitichezza, Gonfiori addominali, Meteorismo, Flatulenza, Diarrea, Intolleranze e Allergie alimentari, sono infatti da mettere in relazione con la graduale distruzione della flora batterica intestinale. Come conseguenze però ci sono anche la produzione di tossine e l’aumento della permeabilità intestinale, situazione in cui le tossine ed i batteri patogeni possono passare nel circolo sanguigno. 
Da qui possono insorgere altri sintomi come: mal di testa, nervosismo, ansia, depressione, alito cattivo, riniti, acne, dermatiti, eczemi, stanchezza cronica, invecchiamento della pelle, dolori articolari, malattie allergiche (asma, orticaria, ecc), cistiti, infezioni da funghi (Candida), mancanza di resistenza immunitaria.
Conseguenze dirette sulla struttura intestinale posso invece essere i diverticoli, i polipi, la retto-colite ulcerosa e i tumori.


Tutto questo ci fa capire come sia importante prenderci cura del nostro intestino per mantenerlo nelle migliori condizioni attraverso una buona prevenzione che si fa con uno stile di vita appropriato e rivolgendo una attenzione specifica all’alimentazione, applicando quelle che abbiamo già visto essere le regole generali per una SANA ALIMENTAZIONE (PARTE 1 PARTE 2)

Per mantenere o raggiungere lo stato di equilibrio intestinale dell’Eubiosi, possiamo iniziare prendendoci l'impegno di eliminare i seguenti errori alimentari:
Scarso consumo di prodotti Biologici (più ricchi di vitamine e minerali rispetto a quelli non BIO)
Errate combinazioni alimentari (Carboidrati + Proteine cioè pasta e carne/latticini, pesce)
Eccesso di carboidrati raffinati e zuccheri semplici e raffinati
Eccesso di proteine animali (carni, latticini e pesce)
Eccesso di grassi specialmente di cattiva qualità (grassi animali, saturi, idrogenati)
Uso eccessivo di alimenti industriali raffinati e conservati
Uso eccessivo di latticini (quotidiano)
Uso eccessivo di insaccati (quotidiano)
Insufficiente masticazione
Pasti ingeriti rapidamente e con emozioni negative

Nel prossimo articolo (3° Parte) approfondirò la parte relativa alla pratica di Ripristino della Flora batterica intestinale.

domenica 15 marzo 2015

Disintossicarsi con il ripristino della Flora Batterica intestinale (Eubiosi) - (1° Parte)



La Disintossicazione è uno dei primi passi per tornare ad avere uno stato di equilibrio che ci farà riprendere possesso del nostro potere di autoguarigione
Mantenere il corretto funzionamento degli organi è un passo importante e decisivo per avere in cambio tutto ciò di cui abbiamo bisogno per mantenerci nello stato elevato di equilibrio che chiamiamo Salute.
Purtroppo la cultura e lo stile vita medio dei nostri giorni nella nostra società ci induce a non occuparci di questo aspetto, con la convinzione che il nostro corpo tenderà da solo a fare tutto ciò che serve, senza essere noi a dovercene occupare; “purtroppo” ciò non è affatto possibile e prima o poi paghiamo il nostro disinteresse con una malattia acuta o cronica. Questo è il livello medio della nostra cultura, o, meglio, il nostro condizionamento mediamente acquisito: ci hanno programmati per comportarci in questo modo e affidare ad altri la nostra salute oltre che non occuparci correttamente della nostra alimentazione.
E se ci occupassimo del nostro Intestino? 

L'Intestino non va considerato solo come un tubo di passaggio e di scarico di ciò che resta dopo aver digerito quello che mangiamo, ma va invece visto come un vero e proprio alleato della nostra salute o avversario nella nostra malattia. L’intestino è considerato un apparato molto importante per molte funzioni, tra cui anche quella IMMUNITARIA.
Per iniziare a prendersi cura dell’intestino, bisogna innanzitutto conoscerlo e conoscere come funziona ma per questo lascio ad ognuno il compito di farlo individualmente, non è difficile.
In passato c’era più familiarità con i problemi intestinali e si sapeva come curarli; nella storia medica di secoli e anche millenni, la pulizia dell’intestino trova uno spazio, a partire da popoli antichissimi come gli Egizi.
Una volta, parlo di 40-50 anni fa, anche negli ospedali si praticava la pulizia intestinale mediante i clisteri prima delle operazioni (esperienza personale a 9 anni, ne ho 59), oggi si utilizzano più frequentemente prodotti per via orale perché necessitano di minor assistenza da parte del personale paramedico.
  Come ho già avuto modo più volte di scrivere in questo Blog e dire nei miei Corsi, l’Igiene Intestinale è anche uno dei pilastri principali del Metodo Kousmine.   
   L’Intestino è un organo che ha di per sé diverse funzioni e tutte hanno a che fare direttamente con il nostro stato di salute. Le ricordo brevemente: Digestiva, Assorbimento di nutrienti, Filtro di sostanze tossiche, Immunitaria (60-70% del sistema immunitario si trova nell’intestino), Simbiosi con la Microflora intestinale. 
Approfondiamo quest'ultimo aspetto.   
     
La FLORA BATTERICA INTESTINALE, assieme al cibo correttamente digerito e all’integrità della mucosa intestinale, costituisce il terzo elemento essenziale affinchè i nutrienti ingeriti possano passare correttamente nel sangue.
Il nostro intestino, e non solo, è internamente ricoperto da una “BIOMASSA”, uno strato costituito da microrganismi (batteri, virus, funghi, lieviti) di diverse specie che si instaura fin dai primi giorni dopo la nascita (addirittura dopo poche ore dal parto). 
     Per capire quale può essere l'impatto di questo "comunità vivente dentro di noi", basti pensare che, se il numero delle cellule che costituiscono il nostro corpo può raggiungere la cifra di 75 trilioni, il numero di batteri presenti nel nostro intestino, arriva fino a 100 trilioni, un numero di gran lunga superiore a quello delle cellule del corpo umano. Nella flora intestinale si trovano fino a 400 specie diverse ma solo poche (una decina) rappresentano degli inquilini benefici.   
     EUBIOSI è un termine per indicare uno stato di buona salute della Flora batterica intestinale costituita da tre importanti specie come i Lattobacilli Bifidobatteri, Acidofili e l’Escherichia Coli. E’ una condizione di SIMBIOSI, una sorta di collaborazione reciproca tra la specie UOMO e le specie BATTERICHE che ci abitano per ottenere reciproci benefici. I batteri “amici” sono anche denominati PROBIOTICI.  
     La Flora intestinale non è uguale in tutto il tratto digerente: dalla Bocca al retto, cambiano le condizioni ambientali e di conseguenza cambieranno anche i microrganismi che vi abitano. Nello stomaco ci possono vivere poche specie per via dell’ambiente acido nel quale difficilmente la vita può proliferare (Helicobacter Pylori). Inoltre nei vari tratti dell’intestino la quantità e la qualità dei microrganismi varia: nel Tenue, fino alla valvola Ileocecale i microrganismi hanno una densità di 10 milioni/g; nel Colon la popolazione aumenta in modo considerevole fino ad arrivare a 10-100 miliardi/g. 
     Tra le altre specie batteriche presenti abbiamo anche quelle patogene come la Candida Albicans che fanno parte della FLORA intestinale, ma nello stato di equilibrio che abbiamo nominato EUBIOSI, queste ultime vengono tenute sotto controllo dalle specie principali e benefiche dominanti che abbiamo poco sopra menzionato.
Sorge spontanea la domanda: a cosa serve veramente la Flora batterica intestinale ? 
Le funzioni principali sono 3:        
     1) Controllo della proliferazione e crescita fisiologica delle cellule epiteliali intestinali nonché omeostasi del sistema immunitario. Influenzando inoltre la composizione ed il volume dei Gas intestinali e le caratteristiche delle feci, essa dà la possibilità al canale digerente di mantenere morfologia e motilità fisiologiche 
      2)  Metabolizzare residui alimentari che l’organismo umano non è in grado di aggredire (cellulose e pectine, polisaccaridi che l’uomo non è in grado di digerire con enzimi specifici); il metabolismo di questi acidi produce Acidi a catena corta (butirrico ad esempio) fondamentali per il mantenimento del pH intestinale a valori che contrastano la proliferazione di organismi patogeni e la proliferazione della flora proteolitica/putrefattiva che preferiscono pH alcalini.
Inoltre alcuni batteri sono in grado di sintetizzare sostanze importanti come le Vitamine; alcune di queste, come la Vitamina K e alcune vitamine del gruppo B, non sono sintetizzabili dal corpo umano.
     3) Funzione protettivo-immunitaria: nell’intestino si presentano un gran numero di microrganismi che ingeriamo con il cibo. I microrganismi amici della flora intestinale, svolgono una funzione di protezione, occupando la superficie interna dell’intestino ed impedendo di fatto l’attecchimento dei patogeni. Svolgono così una prima azione di scrematura di ciò che entra nel nostro intestino. Così il sistema immunitario intestinale interverrà solo in un secondo tempo agendo con maggior efficacia e specificità.
Nella 2° Parte di questo argomento approfondirò il tema del disequilibrio della Flora batterica Intestinale: la disbiosi, causa di distrurbi a volte riconosciuti erroneamente come vere e proprie malattie.