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mercoledì 28 maggio 2014

Germogli: dai semi un prezioso contributo per la salute (3° Parte)

Abbiamo già visto un po' di storia e la prima parte dell'argomento che riguarda più da vicino i vantaggi nutrizionali e non nell'avere a disposizione una propria autoproduzione di germogli.
Proseguiamo con questo secondo aspetto che riguarda un po' più in dettaglio quali sono i vantaggi di far germogliare un seme che di per se potrebbe non avere interesse commestibile oppure non avere le caratteristiche nutritive che invece può apportare lo stadio di germoglio.
Il punto di forza che rende i germogli un super-alimento è la loro vitalità. Il processo che accade quando mettiamo i semi in un germogliatore, è lo stesso che precede lo sviluppo di una piantina, per il cui nutrimento il seme contiene già in sè tutti i nutrienti indispensabili ma incrementandoli in maniera considerevole; ogni germoglio contiene quindi tutte i nutrienti essenziali del seme, ma incrementati notevolmente. Mangiare germogli è come alimentarsi di verdure freschissime anche in inverno quando l'orto è a riposo, ma con numerosi vantaggi anche economici.

La primavera è un periodo molto adatto per il consumo di germogli perché il nostro organismo che si sta svegliando dopo l'assopimento invernale, ha un metabolismo ancora rallentato e necessita di smaltire tossine. Tuttavia anche il consumo invernale può dare dei vantaggiosi apporti di nutrienti vitaminici e minerali che spesso ci vengono a mancare.
I benefici dei germogli sono molti e importanti: sono disintossicanti e depurativi, sono ben digeribili e assimilabili grazie alla trasformazione biochimica che subiscono. Ma anche: stimolano le difese immunitarie, ritardano l'invecchiamento, combattono lo stress, il deperimento, la debolezza, la stanchezza fisica e psichica. In alcuni germogli si trovano sostanze antitumorali, come l'isoliquiritigenina che si trova anche nella liquirizia e nello scalogno; non dimentichiamo poi i germogli di Broccoli, sui quali la letteratura è estrememete ricca.
Per il loro contenuto nutrizionale i germogli devono essere considerati dei veri e propri integratori, quindi non se ne consiglia un uso troppo abbondante in quanto i nutrienti presenti dovrebbero essere considerati dei veri e propri "principi attivi".
Quanti se ne possono mangiare dunque? Un uso ottimale prevede innanzitutto un consumo vario di diversi tipi di germogli in modo da apportare tutti i benefici specifici di ciascun tipo di germoglio. Organizzare un'autoproduzione e consumo a rotazione di diversi tipi di germogli ci darà tutti i benefici della miglior farmacia naturale che abbiamo a disposizione a bassissimi costi.
Una quantità dai 50 ai 100 gr di germogli alla settimana per persona è considerata ottimale; queste quantità si possono distribuire nei 2 o 3 pasti giornalieri per avere un costante e completo apporto nutrizionale.
A chi non avesse ancora a che fare con un'alimentazione ricca di fibre posso consigliare di introdurre i germogli gradualmente, soprattutto se si intendono consumare germogli di legumi che essendo ricchi di fibre potrebbero dare inizialmente qualche disturbo intestinale, soprattutto chi già soffre di Colon irritabile e Coliti.

Cosa succede ai nutrienti già presenti nei semi quando li sottoponiamo a germogliazione?
Vitamine: la Vitamina C che nei semi dei legumi si trova in piccole tracce, dopo pochi giorni supera i 10 mg per 100 gr di germoglio. La B1 nel grano aumenta del 20%, la B6 del 225%, la E del 300%, i carotenoidi del 220%. La Vitamina B12 è presente in tracce anche nei germogli.
Minerali: possono raddoppiare o triplicare a seconda del tipo di seme. Nel grano ad esempio il Fosforo, il Calcio ed il Magnesio mediamente triplicano il loro contenuto.
Grassi: per quanti ce ne siano diventano più digeribili
Amidi: si trasformano in zuccheri e destrine rendendo i germogli più dolci ed energizzanti.
Proteine: diventano più digeribili a causa della loro scissione in aminoacidi facilmente assimilabili. Il livello nutrizionale delle proteine presenti dipende dal tipo di germoglio: ad esempio il grano contiene tutti gli 8 aminoacidi essenziali
Clorofilla: si forma quando i germogli vengono esposti alla luce solare. E' il verde contenuto nei vegetali, soprattutto nelle foglie e foglioline. Molto utile al nostro organismo per le proprietà di favorire la digestione, l'assorbimento della Vitamina A, stimolare la circolazione sanguigna, facilitare la rigenerazione e l'ossigenazione del sangue e la formazione dei globuli rossi. I germogli di Alfa-Alfa (Erba Medica) ne contengono una buona quantità.

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Germogli: dai semi un prezioso contributo per la salute (2° Parte)


Dopo aver letto un po' di storia sui germogli, (il mio articolo precedente) continuiamo questo viaggio in questo mondo affascinante domandandoci  "perché dovremmo considerare i germogli un nutriente d'eccellenza o un cosiddetto SUPER-FOOD che dobbiamo introdurre necessariamente nella nostra alimentazione quotidiana? I semi, o meglio i germogli che ne derivano, sono davvero un prezioso contributo alla nostra salute?"


La premessa è che stiamo parlando di germogli prodotti in casa nostra, con tutte le accortezze e semplici tecniche del caso. Sui germogli che acquistiamo già pronti (ma non mi pare che ci sia una grande varietà) non sappiamo quasi nulla ed il germoglio è un tipico alimento che dovrebbe far parte delle attività di autoproduzione che ci consentono di gestire al 100% ciò che mangiamo.
Visto che su questo argomento io di dubbi non ne ho, cercherò di toglierli a chi invece ancora ne ha ed è titubante, perché purtroppo non ha potuto approfondire l'argomento o semplicemente ha paura di fare pasticci. Qui infatti troverà molte utili informazioni per iniziare  a non rinunciare a questo prezioso alimento.
La prima considerazione che faccio è relativa alla conservabilità dei semi: Madre Natura ha fatto in modo di regalare al mondo vegetale un mezzo di moltiplicazione e conservazione delle specie che potesse garantire la possibilità di riprodurre una pianta, da un piccolo agglomerato di energia, anche dopo lungo tempo. Si possono infatti conservare a lungo in luogo asciutto (anche semi ultra centenari possono germogliare una volta che vengono rimessi in condizioni ambientali adatte), quindi possiamo produrre i germogli partendo da semi che possiamo attivare quando ne abbiamo necessità, ottenendo un alimento ricco di nutrienti perfetti. Abbiamo una specie di "scorta alimentare" facilmente conservata in pochissimo spazio che ci fornirà cibo non appena gli forniamo acqua per qualche giorno, donando un alimento che non si deteriora una volta che è pronto perché rimane vivo fino al momento del consumo.
La seconda è che il punto di forza dei germogli è loro vitalità e la ricchezza di nutrienti che, rispetto ai semi di partenza, contengono in maniera super potenziata in termini di quantità. Se infatti osserviamo le quantità di nutrienti dei semi e le confrontiamo con quelle de rispettivi germogli, ci stupiremo nel vedere la vera "esplosione" che segue il processo di germinazione e crescita del germoglio:

Quando forniamo umidità e buio ai semi (roba da poco, non costa molto!!!) succede quel miracolo che abbiamo visto nella tabella qui sopra. Molti anni fa, anche i marinai esploratori fecero uso di germogli come fonte alimentare, evitando così fastidiosi disturbi e malattie dovute alle carenze di vitamine (Scorbuto per assenza di Vitamina C ad esempio).
La terza osservazione che vorrei fare sembra banale; tuttavia chi si occupa di Equilibrio Acido-Base come fonte di salute (Dieta alcalina, Dieta pH, ecc) non dovrebbe trovarlo affatto banale. Germogliare vuol dire trasformare un alimento acidificante (come un cereale o un legume) in un alimento alcalinizzante. Questa cosa, per me, è assolutamente straordinaria perché significa dare un ulteriore vantaggio alla dieta Vegetariana nel consumo di cereali e legumi, che se mangiati in abbondanza, in termini percentuali della dieta quotidiana, sotto forma di semi o farine non ti permettono di tenere sotto controllo l'acidosi sistemica che come sappiamo è fonte di numerosi distrubi e malattie.

La quarta considerazione è che la grande varietà di semi che possono essere germogliati in autoproduzione e poi consumati può dar modo ad ognuno di orientare l'assunzione di nutrienti specifici esattamente come se utilizzassimo un programma integrazione alimenatre (Vitamine, Minerali, Oligoelementi) in funzione delle proprie necessità. Se pensiamo agli ortaggi e alla frutta dobbiamo purtroppo fare i conti con i loro contenuti nutrizionali troppo spesso legati ad alcuni fattori come: la tipologia di coltivazione (Biologica o Convenazionale; la prima più ricca di nutrienti) il momento in cui è avvenuta la raccolta; la conservazione fino al punto vendita; la conservazione in casa; le perdite dovute alle modalità di preparazione (escludo quindi ogni tipo di cottura che notoriamente distrugge molti nutrienti); attesa tra la preparazione casalinga ed il consumo. Pensiamo ora alla possibilità che abbiamo di scegliere il germoglio in funzione ad esempio del suo contenuto di Vitamina A; sapendo che il contenuto per 100 g di germoglio è di X mg, possiamo essere certi che quando consumiamo il germoglio, che è vivo finchè non lo mettiamo in bocca, assumeremo X mg di Vitamina A, senza avere alcun dubbio sull'effettiva quantità che ingeriamo.
Vedremo nel prossimo articolo altri dettagli e informazioni nutrizionali veramente interessanti.

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lunedì 26 maggio 2014

Cibo crudo: da sempre amico dell'uomo e della sua salute

Mi trovo spesso a pensare all'alimentazione umana e a domandarmi quel'è il miglior modo per alimentarmi.
Lo sto facendo da anni, da quando, da quando ho preso in mano personalmente la gestione della mia salute nel lontano 2001. Dopo tanti studi ed esperienze che ho fatto su di me, e che ancora sto facendo, non ho potuto non giungere alla conclusione che il miglior alleato per la salute dell'Uomo è il Cibo crudo. Dopo tutto Madre Natura ha creato tutti gli esseri viventi, quelli che necessitano di alimentarsi, dando loro la possibilità di nutrirsi con quello che essa stessa ha messo loro a disposizione, così com'è, senza artifici e senza compromessi.
Ogni essere vivente deve alimentarsi secondo le possibilità che madre natura gli ha messo a disposizione: la capacità di procurarsi il cibo e la possibilità di mangiarlo, digerirlo e trarne i nutrienti necessari al mantenimento di quell'equilibrio psico-fisico che possiamo chiamare Salute.


Non c'è da stupirsi e neppure da rimanere perplessi di fronte al fatto che ogni manipolazione degli alimenti che comporti interventi con mezzi e strumenti che siano stati introdotti dall'uomo, man mano che venivano scoperti o inventati, conduce ad un'inesorabile perdita del potere nutritivo di qualsiasi alimento naturale.
Questo ce lo ha già insegnato la Dr.ssa Catherine Kousmine che con il suo Metodo ci ha convinto già moltissimi anni fa che un ritorno ad una Sana Alimentazione fatta di cibi naturali e vivi è indispensabile per ritrovare la piena salute.
E' certo che l'uomo è diventato onnivoro per la necessità di adattarsi ai grandi cambiamenti climatici che lo hanno portato ad un certo punto a cibarsi di ciò che trovava ma che non era ciò di cui avrebbe dovuto cibarsi secondo natura: avendo a disposizione alimenti non adatti alle sue capacità digestive, si è adattato a trovare modi e metodi di manipolazione di certi cibi con lo scopo di renderli digeribili ed in parte assimilabili.
Forse la "Cucina", intesa come attività di manipolazione dei cibi per renderli appunto appetibili, digeribili, gustosi, tollerabili, è nata proprio quando l'uomo ha dovuto adattarsi alle situazioni in cui i "suoi veri alimenti" non erano più disponibili ed ha dovuto necessariamente abbandonare la sua naturale predisposizione per i vegetali ed i frutti che la terra gli dava seguendo il ritmo delle stagioni.
Oggi in Europa e nei paesi industrializzati abbiamo a disposizione molto cibo, anzi, troppo e la maggior parte di questo cibo ha subito manipolazioni e sofisticazioni che il più delle volte non conosciamo; moltissime persone non si prendono neppure cura di scoprirlo perché trovano già tutto pronto, ben impacchettato, colorato e conservato: i supermercati mettono a disposizione tutto quello di cui abbiamo, apparentemente, bisogno, purtroppo però tutto ciò che "rende" alle loro finanze e a quelle dell'Industria alimentare è anche ciò che in fondo ci fa diventare iperalimentati ma sottonutriti.
Tutto ciò che troviamo pronto (cucinato, confezionato, conservabile, ecc.) ha sicuramente subito delle manipolazioni che hanno reso quel cibo commerciabile nelle catene logistiche dell'industria alimentare, quindi di per sè, e per definizione, alterato dei suoi contenuti nutritivi. 


A tutto ciò dobbiamo necessariamente aggiungere, per un'utile comprensione dell'argomento, che esiste un fenomeno che può forse condurci a braccietto delle verità appena descritte: è noto infatti che quando ci cibiamo di cibo cotto, il nostro organismo mette in moto il Sistema Immunitario provocando la cosiddetta "linfocitosi" (innalzamento del numero dei Globuli Bianchi), cosa che non succede quando ci cibiamo di cibo crudo: sappiate che per risparmiare il vostro Sistema Immunitario dovete iniziare ogni pasto con del cibo crudo (insalata di verdure crude ad esempio).
Questo fenomeno, al quale non si è ancora dato un "perché" scientifico, a mio avviso ci dice che la cottura dei cibi provoca qualcosa che il nostro organismo non gradisce, mettendo così in moto il migliore dei sistemi di difesa esistenti al mondo: il sistema immunitario. Questo significa che mangiando cibo cotto introduciamo nel nostro organismo qualcosa che il nostro sistema di difesa non riconosce o riconosce come estraneo, attivandosi di conseguenza.


Il mio punto di vista è che quando mangiamo cibo cotto introduciamo qualcosa che, per natura, il nostro corpo non accetta perchè è un cibo in qualche modo alterato e non adatto a noi.


E a proposito di cibo crudo, vorrei ancora una volta ricordare il prezioso contributo che alcuni alimenti come gli Oli di semi spremuti a freddo, nonché il consumo diretto dei loro semi, hanno nella nostra alimentazione, come apportatori di quei nutrienti essenziali (cioè quei nutrienti che il nostro corpo non sa produrre da solo) indispensabili per le strutture cellulari, i tessuti e per il buon equilibrio e funzionamento del sistema immunitario ed ovviamente del sistema nervoso.

Pensiamo a quanto sono preziosi gli alimenti che contengono Acidi Grassi Polinsaturi della portata


degli Omega 3, ma anche Omega 6 e 9; pensiamo a quanto invece la nostra cultura alimentare ci tiene lontani dalle informazioni corrette per poterli assumere in maniera adeguata; è indubbio che per fornire il nostro corpo di questi nutrienti, necessitiamo di consumare alimenti crudi. Infatti un riscaldamento moderato (appena superiore a 40°C) modifica la struttura chimica degli Omega proprio attorno ai legami insaturi trasformandoli in Acidi grassi cosiddetti "Trans"; queste molecole sono inutilizzabili dal nostro organismo e non solo: sono anche tossiche e tanto temute nell'ambito della medicina cardiovascolare poichè sono i principali imputati nel processo a carico delle peggiori malattie del sistema Cardiovascolare. 



Che dire di più? Se solo pensiamo che il riscaldamento di tutti i cibi che contengono anche le Vitamine comporta una distruzione di queste ultime, si arriva alla conclusione che anche questi nutrienti, alcuni dei quali "essenziali" come la Vitamina C (tanto diffusa in natura ma altrettanto labile di fronte alla malconservazione degli alimenti e alle cotture) devono essere assunti mediante i cibi crudi, così come la natura ce li mette a disposizione. Questo concetto è molto semplice ma dietro questa cultura del cibo cotto e manipolato appositamente per l'uomo, ci sono interessi di una società che non ci vuole in salute, perchè la salute, quando non c'è, porta denaro alle Lobbies del sistema sanitario.


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