Dopo aver letto la PRIMA PARTE SU QUESTO ARGOMENTO , ecco una domanda importante: Perché affrontare un Digiuno?
Rispondendo a questa domanda dico anche perchè scrivo Digiuno con la D maiuscola: alimentazione imperfetta, spesso senza regole e sommata a stravizi di vario genere porta ad un accumulo di scorie, tossine, cataboliti che l'organismo non riesce a smaltire poichè è affollato di pasti e cibo inadatto con tante difficoltà di digestioni e malassorbimenti tali che ad un certo punto non ce la può più fare! Il Digiuno diventa il Re delle pratiche di disintossicazione, di purificazione e ricarica energetica per tornare a sentirci bene e felici. Si, anche l'umore migliora!
Queste scorie, depositate dall'organismo lontano dagli organi importanti per non creare seri danni, restano stipate per lungo tempo e le sintomatologie più varie come la Gotta possono infastidire anche se non sembrano patologie importanti. Il Digiuno diventa allora la strada più giusta da percorrere per "ripulire la cantina". Ripulendoci da tutto l'accumulo di scorie, spesso vecchie di parecchi anni, si possono risolvere sintomatologie croniche anche importanti che riguardano sia il sistema nervoso, sia il sistema cardiocircolatorio che l'apparato osteo-articolare e immunologico. Attenzione però, la tipologia di Digiuno va scelta in funzione della costituzione del soggetto: ovviamente non faranno lo stesso tipo di digiuno, neanche per quanto riguarda la durata, un soggetto magro, magari sottopeso, ed un soggetto in sovrappeso. Comunque la durata del Digiuno dipende da vari fattori: la stagione, la vitalità del soggetto, le riserve di grassi, la velocità del metabolismo, l'età. C'è un rapporto proporzionale tra la durata del Digiuno e tutti questi fattori; più si è magri e astenici e più corto sarà il Digiuno.
La tecnica del Digiuno non è da prendere sottogamba e per non incorrere in alcun tipo di problema è bene conoscere le regole importanti che la governano. Occorre prima di tutto scegliere QUANDO fare il digiuno: la primavera e l'estate sono i periodi migliori (dopo l'inverno in cui si sono accumulate tossine), magari prendendosi un periodo di ferie adeguato. La seconda scelta è il TIPO di Digiuno: consecutivo o prolungato (più efficace, necessita di più forza di volontà e ha più controindicazioni), oppure frazionato o breve (come ad esempio digiunare un giorno alla settimana, ma meno efficace).
Il Digiuno prolungato vede ulteriori diverse tipologie di Digiuno: Secco, Umido, Misto e Monodieta.
La tecnica più profonda ed estrema è intuitivamente il Digiuno Secco, dove ci si astiene sia dall'introdurre cibi che dal bere (neanche l'acqua) fino ad un massimo di 5 giorni (in clinica sotto controllo) mentre non si superano le 24-48 ore se fatto i casa. Perché astenersi anche dal bere acqua? In linea di massima possiamo dire che questo digiuno è consigliato quando si vogliono eliminare tossine (muco, catarri) che hanno affinità con la circolazione linfatica la quale ha poca affinità con l'acqua ed ottiene benefici dalla disidratazione.
Al contrario il Digiuno Umido, dove l'astinenza completa è solo per i cibi ma non per l'acqua o tisane non zuccherate (neanche il the e altre bevande nervine), si utilizza per depurare da tossine che hanno affinità con l'acqua e la circolazione sanguigna (come depositi cristallini di sali che si eliminano tramite i reni).
Il Digiuno Misto è intuitivamente un alternanza dei due metodi precedenti, alternanza fatta secondo criteri specifici che garantiscono eliminazione di tossine dal sangue con un 1°Digiuno Umido, poi di tossine linfatiche che si riversano nel sangue con un Digiuno secco e poi ancora con un 2° Digiuno Umido per eliminare le tossine che si riversano nel sangue provenienti dal Digiuno secco. La durata delle singole fasi sarà determinata da fattori legati alla situazione del paziente in modo specifico.
La Monodieta non è un vero e proprio digiuno poichè si fa assumendo uno specifico alimento per volta in funzione dell'effetto che si vuole ottenere e si può fare sia per più giorni che per un giorno solo alla settimana usando alimenti ipotossici e di stagione. anche in questo caso occorre comunque non dimenticare che le condizioni di salute del paziente devono guidare alla scelta dell'alimento da utilizzare. E' una buona soluzione per gli eccessi alimentari quotidiani.
Le Monodiete vengono fatte utilizzando Frutti, Verdure e Cereali.
Tra i frutti Uva, Mele, Ananas, Banana, Agrumi, Prugne, Mirtilli; a base di cereali come il Riso, l'Avena e l'Orzo; oppure verdure come Cavoli, Patate, Cipolle e Finocchi, ognuno con un'indicazione precisa in funzione di quel che si deve affrontare.
Gli effetti del Digiuno si risolvono in eliminazioni di incrostazioni, tossine, muchi, catarri, masse di varia consistenza, liquidi o cristalli. Le masse di varia consistenza possono essere cisti, edemi e fibromi che vengono letteralmente cannibalizzati dalle necessità di recuperare energia sacrificando prioritariamente ciò che non serve alla sopravvivenza. Attenzione però che nel tempo, in un digiuno prolungato, si assiste ad una vero e proprio sacrificio via via anche di tessuti importanti come le masse muscolari, poi gli organi interni; ecco perchè il Digiuno Terapeutico va eseguito sotto controllo e sospeso non appena si avvertono i sintomi di autolisi dannose.
Il Digiuno ha naturalmente anche delle controindicazioni che variano in funzione del tipo di digiuno che si va ad affrontare. Le principali controindicazioni sono comunque: diabete insulino dipendente, miastenia grave, cardiopatie gravi, gravidanza, stati psichici, eccessiva magrezza (controindicazione relativa in caso di Digiuno breve), insufficienza renale (in caso di Digiuno secco), calcoli o predisposizione ad essi (in caso di Digiuno secco), deperimento organico.
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Rispondendo a questa domanda dico anche perchè scrivo Digiuno con la D maiuscola: alimentazione imperfetta, spesso senza regole e sommata a stravizi di vario genere porta ad un accumulo di scorie, tossine, cataboliti che l'organismo non riesce a smaltire poichè è affollato di pasti e cibo inadatto con tante difficoltà di digestioni e malassorbimenti tali che ad un certo punto non ce la può più fare! Il Digiuno diventa il Re delle pratiche di disintossicazione, di purificazione e ricarica energetica per tornare a sentirci bene e felici. Si, anche l'umore migliora!
Queste scorie, depositate dall'organismo lontano dagli organi importanti per non creare seri danni, restano stipate per lungo tempo e le sintomatologie più varie come la Gotta possono infastidire anche se non sembrano patologie importanti. Il Digiuno diventa allora la strada più giusta da percorrere per "ripulire la cantina". Ripulendoci da tutto l'accumulo di scorie, spesso vecchie di parecchi anni, si possono risolvere sintomatologie croniche anche importanti che riguardano sia il sistema nervoso, sia il sistema cardiocircolatorio che l'apparato osteo-articolare e immunologico. Attenzione però, la tipologia di Digiuno va scelta in funzione della costituzione del soggetto: ovviamente non faranno lo stesso tipo di digiuno, neanche per quanto riguarda la durata, un soggetto magro, magari sottopeso, ed un soggetto in sovrappeso. Comunque la durata del Digiuno dipende da vari fattori: la stagione, la vitalità del soggetto, le riserve di grassi, la velocità del metabolismo, l'età. C'è un rapporto proporzionale tra la durata del Digiuno e tutti questi fattori; più si è magri e astenici e più corto sarà il Digiuno.
La tecnica del Digiuno non è da prendere sottogamba e per non incorrere in alcun tipo di problema è bene conoscere le regole importanti che la governano. Occorre prima di tutto scegliere QUANDO fare il digiuno: la primavera e l'estate sono i periodi migliori (dopo l'inverno in cui si sono accumulate tossine), magari prendendosi un periodo di ferie adeguato. La seconda scelta è il TIPO di Digiuno: consecutivo o prolungato (più efficace, necessita di più forza di volontà e ha più controindicazioni), oppure frazionato o breve (come ad esempio digiunare un giorno alla settimana, ma meno efficace).
Il Digiuno prolungato vede ulteriori diverse tipologie di Digiuno: Secco, Umido, Misto e Monodieta.
La tecnica più profonda ed estrema è intuitivamente il Digiuno Secco, dove ci si astiene sia dall'introdurre cibi che dal bere (neanche l'acqua) fino ad un massimo di 5 giorni (in clinica sotto controllo) mentre non si superano le 24-48 ore se fatto i casa. Perché astenersi anche dal bere acqua? In linea di massima possiamo dire che questo digiuno è consigliato quando si vogliono eliminare tossine (muco, catarri) che hanno affinità con la circolazione linfatica la quale ha poca affinità con l'acqua ed ottiene benefici dalla disidratazione.
Al contrario il Digiuno Umido, dove l'astinenza completa è solo per i cibi ma non per l'acqua o tisane non zuccherate (neanche il the e altre bevande nervine), si utilizza per depurare da tossine che hanno affinità con l'acqua e la circolazione sanguigna (come depositi cristallini di sali che si eliminano tramite i reni).
Il Digiuno Misto è intuitivamente un alternanza dei due metodi precedenti, alternanza fatta secondo criteri specifici che garantiscono eliminazione di tossine dal sangue con un 1°Digiuno Umido, poi di tossine linfatiche che si riversano nel sangue con un Digiuno secco e poi ancora con un 2° Digiuno Umido per eliminare le tossine che si riversano nel sangue provenienti dal Digiuno secco. La durata delle singole fasi sarà determinata da fattori legati alla situazione del paziente in modo specifico.
La Monodieta non è un vero e proprio digiuno poichè si fa assumendo uno specifico alimento per volta in funzione dell'effetto che si vuole ottenere e si può fare sia per più giorni che per un giorno solo alla settimana usando alimenti ipotossici e di stagione. anche in questo caso occorre comunque non dimenticare che le condizioni di salute del paziente devono guidare alla scelta dell'alimento da utilizzare. E' una buona soluzione per gli eccessi alimentari quotidiani.
Le Monodiete vengono fatte utilizzando Frutti, Verdure e Cereali.
Tra i frutti Uva, Mele, Ananas, Banana, Agrumi, Prugne, Mirtilli; a base di cereali come il Riso, l'Avena e l'Orzo; oppure verdure come Cavoli, Patate, Cipolle e Finocchi, ognuno con un'indicazione precisa in funzione di quel che si deve affrontare.
Gli effetti del Digiuno si risolvono in eliminazioni di incrostazioni, tossine, muchi, catarri, masse di varia consistenza, liquidi o cristalli. Le masse di varia consistenza possono essere cisti, edemi e fibromi che vengono letteralmente cannibalizzati dalle necessità di recuperare energia sacrificando prioritariamente ciò che non serve alla sopravvivenza. Attenzione però che nel tempo, in un digiuno prolungato, si assiste ad una vero e proprio sacrificio via via anche di tessuti importanti come le masse muscolari, poi gli organi interni; ecco perchè il Digiuno Terapeutico va eseguito sotto controllo e sospeso non appena si avvertono i sintomi di autolisi dannose.
Il Digiuno ha naturalmente anche delle controindicazioni che variano in funzione del tipo di digiuno che si va ad affrontare. Le principali controindicazioni sono comunque: diabete insulino dipendente, miastenia grave, cardiopatie gravi, gravidanza, stati psichici, eccessiva magrezza (controindicazione relativa in caso di Digiuno breve), insufficienza renale (in caso di Digiuno secco), calcoli o predisposizione ad essi (in caso di Digiuno secco), deperimento organico.
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