La domanda non serve a metterti alla prova sulle tue conoscenze in merito ai prezzi degli Oli Extra Vergini di Oliva (EVO).
Ci hanno detto che quest'anno le coltivazioni di olive non hanno dato i "frutti" sperati: la stagione è andata male per via del tempo "infame" (così si dice) a causa del quale moltissimo produttori agricoli hanno dovuto gettare la spugna.
Magri raccolti e magri guadagni? Per quanto riguarda i magri raccolti italiani, ci può stare! Sappiamo quanto piovoso sia stato il tempo in Italia e quanto questo abbia potuto influire sulla qualità e quantità di drupe lavorabili per ottenere un prodotto finale di buona qualità. Nutro invece dubbi sui magri guadagni. Quanti si saranno arrangiati a recuperare olive dall'estero e spremerle nei frantoi italiani? Quanti avranno recuperato Olio pronto dall'estero e lo avranno imbottigliato in Italia?
In tutto questo, quanto la qualità dell'Olio che è arrivato sulla nostra tavola può essere considerata tipica dell'EVO prodotto in Italia da Olive italiane e frantoi italiani?
Ecco perché credo che avere a disposizione un Olio Extra Vergine di Oliva di ottima qualità (inutile che dica Biologico e di Prima spremitura vero?) non sia privilegio per molti. Avere la certezza che l'Olio che hai tra le mani è un EVO Bio e Spremuto a freddo è essenziale ma non è un gioco da ragazzi; se conosci direttamente il produttore forse ce la puoi fare, ma se ti affidi ai canali convenzionali del mercato ... buona fortuna!
E' anche difficile scoprire se l'Olio che si ha tra le mani è originario del nostro Paese. La normativa Europea consente di non esprimere in etichetta l'origine degli Oli di Oliva ed EVO (vedi testo in fondo, tratto dal sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali)
E se la fortuna ti assiste puoi trovarti in cucina un vero EVO Bio senza aver badato a spese.
Si dice: poco ma buono.
E adesso?
Dopo tanta fatica per aver trovato e comprato l'insperato Extra Vergine succo di olive coltivate in Italia, imbottigliato a poche ore dalla spremitura in bottiglia di vetro scuro e con il minimo residuo di aria all'interno della bottiglia, spremuto a freddo, Biologico certificato, ecco che ci apprestiamo a distruggere tutto!
Avere in casa un EVO dalle caratteristiche sopra descritte non basta; non basta averlo pagato un piccolo patrimonio per assicurarsi tutti i suoi principi nutritivi; adesso occorre averne cura come se fosse un bambino.
Che ne dici di usare quest'olio per una splendida frittura? Inorridisco solo a pensarci! Eppure si dice che il miglior olio per frittura è l'EVO. Va bene, ho esagerato, nessuno userebbe un tale gioiello per una frittura. Bisogna però sapere che anche l'EVO come tutti gli oli non va mai scaldato oltre i 40°C.
Ne ho parlato nel mio articolo molto cliccato IL SOFFRITTO CON L’OLIO? NO GRAZIE
Ogni olio è un bene prezioso che la natura ci mette a disposizione per sfruttare appieno i suoi principi nutrizionali; quindi ogni olio va consumato assolutamente crudo ed in quantità moderata.
Ecco perché possiamo permetterci di acquistare un olio sano e vivo anche a prezzi ragionevolmente e relativamente alti: non dobbiamo assolutamente sprecarne neanche una goccia uccidendolo con il calore e consumandone troppo a scapito degli effetti benefici che porterebbe con sè.
L'olio vegetale va sempre messo sul cibo a crudo, solo così potremo dire di non aver pagato troppo anche il miglior Olio Extra Vergine di Oliva Biologico Italiano spremuto a freddo.
Indicazione dell'origine in etichetta
L'indicazione dell'origine in etichetta per gli oli di oliva vergine ed extravergine rimane al momento una indicazione facoltativa, come stabilito all'art. 4 del Reg. (CE) 1019/02.
La designazione dell'origine è costituita dall'indicazione di uno Stato Membro o dalla Comunità o da un Paese Terzo - secondo le disposizioni applicative stabilite dal decreto 14/11/2003 che prevede, fra l'altro, il riconoscimento dell'impresa da parte dell'Ufficio regionale competente.
Inoltre è possibile designare, a livello interno, i prodotti che beneficiano di una denominazione di origine protetta (DOP) o di una indicazione geografica protetta (IGP) a norma del Reg. (CE) 510/06.
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/750
Ci hanno detto che quest'anno le coltivazioni di olive non hanno dato i "frutti" sperati: la stagione è andata male per via del tempo "infame" (così si dice) a causa del quale moltissimo produttori agricoli hanno dovuto gettare la spugna.
Magri raccolti e magri guadagni? Per quanto riguarda i magri raccolti italiani, ci può stare! Sappiamo quanto piovoso sia stato il tempo in Italia e quanto questo abbia potuto influire sulla qualità e quantità di drupe lavorabili per ottenere un prodotto finale di buona qualità. Nutro invece dubbi sui magri guadagni. Quanti si saranno arrangiati a recuperare olive dall'estero e spremerle nei frantoi italiani? Quanti avranno recuperato Olio pronto dall'estero e lo avranno imbottigliato in Italia?
In tutto questo, quanto la qualità dell'Olio che è arrivato sulla nostra tavola può essere considerata tipica dell'EVO prodotto in Italia da Olive italiane e frantoi italiani?
Ecco perché credo che avere a disposizione un Olio Extra Vergine di Oliva di ottima qualità (inutile che dica Biologico e di Prima spremitura vero?) non sia privilegio per molti. Avere la certezza che l'Olio che hai tra le mani è un EVO Bio e Spremuto a freddo è essenziale ma non è un gioco da ragazzi; se conosci direttamente il produttore forse ce la puoi fare, ma se ti affidi ai canali convenzionali del mercato ... buona fortuna!
E' anche difficile scoprire se l'Olio che si ha tra le mani è originario del nostro Paese. La normativa Europea consente di non esprimere in etichetta l'origine degli Oli di Oliva ed EVO (vedi testo in fondo, tratto dal sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali)
E se la fortuna ti assiste puoi trovarti in cucina un vero EVO Bio senza aver badato a spese.
Si dice: poco ma buono.
E adesso?
Dopo tanta fatica per aver trovato e comprato l'insperato Extra Vergine succo di olive coltivate in Italia, imbottigliato a poche ore dalla spremitura in bottiglia di vetro scuro e con il minimo residuo di aria all'interno della bottiglia, spremuto a freddo, Biologico certificato, ecco che ci apprestiamo a distruggere tutto!
Avere in casa un EVO dalle caratteristiche sopra descritte non basta; non basta averlo pagato un piccolo patrimonio per assicurarsi tutti i suoi principi nutritivi; adesso occorre averne cura come se fosse un bambino.
Che ne dici di usare quest'olio per una splendida frittura? Inorridisco solo a pensarci! Eppure si dice che il miglior olio per frittura è l'EVO. Va bene, ho esagerato, nessuno userebbe un tale gioiello per una frittura. Bisogna però sapere che anche l'EVO come tutti gli oli non va mai scaldato oltre i 40°C.
Ne ho parlato nel mio articolo molto cliccato IL SOFFRITTO CON L’OLIO? NO GRAZIE
Ogni olio è un bene prezioso che la natura ci mette a disposizione per sfruttare appieno i suoi principi nutrizionali; quindi ogni olio va consumato assolutamente crudo ed in quantità moderata.
Ecco perché possiamo permetterci di acquistare un olio sano e vivo anche a prezzi ragionevolmente e relativamente alti: non dobbiamo assolutamente sprecarne neanche una goccia uccidendolo con il calore e consumandone troppo a scapito degli effetti benefici che porterebbe con sè.
L'olio vegetale va sempre messo sul cibo a crudo, solo così potremo dire di non aver pagato troppo anche il miglior Olio Extra Vergine di Oliva Biologico Italiano spremuto a freddo.
Indicazione dell'origine in etichetta
L'indicazione dell'origine in etichetta per gli oli di oliva vergine ed extravergine rimane al momento una indicazione facoltativa, come stabilito all'art. 4 del Reg. (CE) 1019/02.
La designazione dell'origine è costituita dall'indicazione di uno Stato Membro o dalla Comunità o da un Paese Terzo - secondo le disposizioni applicative stabilite dal decreto 14/11/2003 che prevede, fra l'altro, il riconoscimento dell'impresa da parte dell'Ufficio regionale competente.
Inoltre è possibile designare, a livello interno, i prodotti che beneficiano di una denominazione di origine protetta (DOP) o di una indicazione geografica protetta (IGP) a norma del Reg. (CE) 510/06.
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/750
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