Ho già avuto modo di scrivere in merito a questo argomento nel mio post recente del 9/2/2015 intitolato "Leucocitosi digestiva: svelata la necessità di un'alimentazione Sana e Crudista".
Si tratta di un aumento del numero dei Globuli Bianchi nel sangue a seguito di ingestione di alimenti cotti e quindi denaturati dalla temperatura di cottura utilizzata in cucina. Questo aumento dura mezz'ora o poco più e torna alla normalità entro 2 o 3 ore.
Molto tempo fa fu studiato questo fenomeno, oggi è pressoché ignorato da tutti anche se la sua importanza andrebbe rivalutata alla luce delle numerose malattie o numerosi disturbi che nella nostra società stanno prendendo piede. Questo connubio tra assunzione di cibi cotti e malattie legate al sistema immunitario a mio avviso andrebbe preso in seria considerazione per cercare la vera causa di queste malattie: pensiamo ad esempio a tutte le malattie allergiche e quelle autoimmuni. Non mi addentro molto nell'argomento, ma basti pensare ad un solo fatto: l'attivazione del sistema immunitario di fronte a innumerevoli "antigeni" può predisporre il nostro organismo ad attaccare sia specifiche porzioni del nostro corpo simili agli antigeni creati dalla cottura (malattie autoimmuni) sia numerosi altri antigeni provenienti dall'esterno attraverso la respirazione o l'alimentazione (allergie).
Il medico svizzero Kouchakoff che, come ho scritto nel mio articolo precedente , aveva studiato a fondo questo fenomeno, al termine del suo lavoro aveva tratto conclusioni molto precise:
1) L'ingestione di prodotti crudi non scatena il fenomeno della Leucocitosi digestiva
2) Dopo un pasto di cibo cotto i Globuli bianchi aumentano ma possono presentarsi delle vere e proprie alterazioni della "formula leucocitaria"
3) Ogni alimento ha una caratteristica temperatura critica che variando fra 87 e 97 °C provoca alterazioni della formula leucocitaria. Se la leucocitosi non si altera significa che la temperatura critica non è stata raggiunta.
4) Se si mangiano cibi cotti che hanno raggiunto la loro temperatura critica, si può evitare la leucocitosi mangiando contemporaneamente lo stesso cibo crudo
5) La leucocitosi causata da prodotti cotti a pressione superiore a quella atmosferica (pentola a pressione, autoclave per cibi in scatola) non può essere corretta mangiando cibi crudi
6) Non è possibile evitare la leucocitosi prodotta da cibi industriali ma si può evitare l'alterazione della formula leucocitaria mangiando cibi crudi contemporaneamente.
7) Per mantenere la composizione del sangue nei limiti fisiologici occorre masticare contemporaneamente i cibi cotti con i cibi crudi
8) Essiccare alimenti freschi a basse temperature, conservare con sale e affumicare sono pratiche che non comportano produzione di alimenti che alterano la leucocitosi.
Sulla base di questi principi si possono formulare alcuni utili consigli al fine di evitare l'affaticamento del corpo provocato dalla Leucocitosi digestiva:
A) Mangiare cibi naturali e crudi
B) Cuocere i cibi naturali evitando di raggiungere la loro temperatura critica
C) Mangiare cibi crudi e cibi cotti o industriali contemporaneamente e masticandoli insieme.
E' chiaramente utile evitare di cibarsi con alimenti industriali che possono contenere (e in gran parte le contengono) sostanze chimiche addizionate per svariati motivi (conservanti, dolcificanti, acidificanti, coloranti, addensanti, ecc.) ma occorre tenere presente che in generale se in un pasto consumiamo abbondanti quantità e varietà diverse di cibi crudi, limitandoci a consumare minori quantità di cibi cotti (non industriali) possiamo sicuramente ridurre i pericoli della leucocitosi digestiva che mediamente nella popolazione che si alimenta in modo convenzionale si manifesta almeno 3 volte al giorno con possibili conseguenze negative sulla stabilità del sistema immunitario.
La cosa migliore rimane comunque un'alimentazione a base esclusivamente di cibi crudi masticandoli in modo adeguato.
Si tratta di un aumento del numero dei Globuli Bianchi nel sangue a seguito di ingestione di alimenti cotti e quindi denaturati dalla temperatura di cottura utilizzata in cucina. Questo aumento dura mezz'ora o poco più e torna alla normalità entro 2 o 3 ore.
Molto tempo fa fu studiato questo fenomeno, oggi è pressoché ignorato da tutti anche se la sua importanza andrebbe rivalutata alla luce delle numerose malattie o numerosi disturbi che nella nostra società stanno prendendo piede. Questo connubio tra assunzione di cibi cotti e malattie legate al sistema immunitario a mio avviso andrebbe preso in seria considerazione per cercare la vera causa di queste malattie: pensiamo ad esempio a tutte le malattie allergiche e quelle autoimmuni. Non mi addentro molto nell'argomento, ma basti pensare ad un solo fatto: l'attivazione del sistema immunitario di fronte a innumerevoli "antigeni" può predisporre il nostro organismo ad attaccare sia specifiche porzioni del nostro corpo simili agli antigeni creati dalla cottura (malattie autoimmuni) sia numerosi altri antigeni provenienti dall'esterno attraverso la respirazione o l'alimentazione (allergie).
Il medico svizzero Kouchakoff che, come ho scritto nel mio articolo precedente , aveva studiato a fondo questo fenomeno, al termine del suo lavoro aveva tratto conclusioni molto precise:
1) L'ingestione di prodotti crudi non scatena il fenomeno della Leucocitosi digestiva
2) Dopo un pasto di cibo cotto i Globuli bianchi aumentano ma possono presentarsi delle vere e proprie alterazioni della "formula leucocitaria"
3) Ogni alimento ha una caratteristica temperatura critica che variando fra 87 e 97 °C provoca alterazioni della formula leucocitaria. Se la leucocitosi non si altera significa che la temperatura critica non è stata raggiunta.
4) Se si mangiano cibi cotti che hanno raggiunto la loro temperatura critica, si può evitare la leucocitosi mangiando contemporaneamente lo stesso cibo crudo
5) La leucocitosi causata da prodotti cotti a pressione superiore a quella atmosferica (pentola a pressione, autoclave per cibi in scatola) non può essere corretta mangiando cibi crudi
6) Non è possibile evitare la leucocitosi prodotta da cibi industriali ma si può evitare l'alterazione della formula leucocitaria mangiando cibi crudi contemporaneamente.
7) Per mantenere la composizione del sangue nei limiti fisiologici occorre masticare contemporaneamente i cibi cotti con i cibi crudi
8) Essiccare alimenti freschi a basse temperature, conservare con sale e affumicare sono pratiche che non comportano produzione di alimenti che alterano la leucocitosi.
Sulla base di questi principi si possono formulare alcuni utili consigli al fine di evitare l'affaticamento del corpo provocato dalla Leucocitosi digestiva:
A) Mangiare cibi naturali e crudi
B) Cuocere i cibi naturali evitando di raggiungere la loro temperatura critica
C) Mangiare cibi crudi e cibi cotti o industriali contemporaneamente e masticandoli insieme.
E' chiaramente utile evitare di cibarsi con alimenti industriali che possono contenere (e in gran parte le contengono) sostanze chimiche addizionate per svariati motivi (conservanti, dolcificanti, acidificanti, coloranti, addensanti, ecc.) ma occorre tenere presente che in generale se in un pasto consumiamo abbondanti quantità e varietà diverse di cibi crudi, limitandoci a consumare minori quantità di cibi cotti (non industriali) possiamo sicuramente ridurre i pericoli della leucocitosi digestiva che mediamente nella popolazione che si alimenta in modo convenzionale si manifesta almeno 3 volte al giorno con possibili conseguenze negative sulla stabilità del sistema immunitario.
La cosa migliore rimane comunque un'alimentazione a base esclusivamente di cibi crudi masticandoli in modo adeguato.
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