Figli di Vegan si nasce, non si diventa.
In realtà questo non è del tutto vero; dal punto di vista anagrafico i miei figli sono diventati "Figli di Vegan" solo da 6 anni. Quando sono nati ero un povero Onnivoro e con poche idee su quanto l'alimentazione fosse importante per garantire una buona salute, non solo a se stessi ma anche ai propri figli. Questo per fortuna non ha avuto conseguenze ancora evidenti sul loro stato di salute, ma sono convinto che se avessi cominciato prima il mio percorso per diventare io stesso Vegano, sarebbe stato sicuramente più rassicurante.
Oggi si sa, e io stesso so, molto di più su questo argomento che, a fatica tenta di farsi strada nella frastornante cultura onnivora che, forte dell'opinione pubblica distribuita dai Media figli delle Lobbies, continua a comunicare che l'Essere Umano è Onnivoro e deve mangiare di tutto.
Non voglio con questo articolo mettere paglia al fuoco che già arde da tempo, ma vorrei solo concentrare l'attenzione su quanto i futuri Genitori possono fare per garantire al proprio nascituro un buon inizio di vita su questo pianeta. Quello che poi loro stessi possono fare per rendere meno sofferente la vita futura del/della loro figlio/a, sta a loro sostenerlo mediante l'esempio quotidiano e una corretta informazione in merito.
Nessuno può negare che la salute di un bambino inizi ancora prima, o forse MOLTO PRIMA, del concepimento e della gravidanza. Qualche tempo fa si diffondevano addirittura informazioni relative a specifiche diete che avrebbero il potere di orientare il concepimento verso un sesso piuttosto che un altro: vuoi un maschio mangia questo e quello; vuoi femmina mangia così e cosà. Non è del tutto sbagliato pensare a questo ma se ancora vale il detto " .. guarda, basta che sia sano", allora bisogna impegnarsi ben prima e non solo durante il periodo di concepimento, senza pensare che quello che mangi deve influenzare l'accoppiamento di due gameti (spermatozoo e ovulo) X e Y (Femmina) piuttosto che X e X (Maschio).
Ovviamente è la salute e lo stile di vita di ENTRAMBE I GENITORI che conta ed avrà un impronta decisiva sulla salute del bimbo/a che verrà, alla nascita e durante tutta la sua vita.
In tutto questo l'evoluzione (o meglio la devoluzione) del cibo che viene proposto nei paesi occidentali ha avuto ed ha un ruolo fondamentale: basti pensare che dagli anni 40 del 1900, la concentrazione dello sperma è diminuita del 40%, mentre il volume del 20%. Secondo diversi studi questo disastro è dovuto all'Alimentazione Occidentale convenzionale, sregolata, onnivora.
Come ho già avuto modo di esprimere nel mio articolo Radicali liberi, Stress Ossidativo e Alimentazione, i radicali liberi, veri e propri proiettili, non risparmiano neanche lo sperma che risulterebbe molto sensibile all'azione distruttiva dei radicali liberi; guarda caso l'alimentazione occidentale convenzionale ed onnivora (fatta appositamente per sostenere gli interessi delle grandi industrie alimentari) è molto povera di antiossidanti, i nemici dei radicali liberi.
Un'Alimentazione ricca di Frutta e Verdura, soprattutto consumate crude, contrasta efficacemente i radicali liberi che fisiologicamente si formano nel nostro corpo, grazie alla ricchezza di Antiossidanti contenuti nei Vegetali avendo così un effetto di contrasto sui danni da radicali liberi, compresi ovviamente quelli rivolti agli organi che producono i gameti (spermatozoi e ovuli).
Nutrienti importanti per la produzione di sperma sano sono i seguenti elementi: Zinco, Selenio, Vitamine A, C ed E. Tutti sono degli antiossidanti e tutti sono ben contenuti nei cibi vegetali contribuendo notevolmente a rendere gli spermatozoi più numerosi, ben formati e con la mobilità necessaria per raggiungere l'ovulo e fecondarlo.
Anche per la futura madre, iniziare una sana alimentazione almeno 6 mesi prima del concepimento, può garantire una riserva di nutrienti utili per la crescita del feto fino alla nascita. E' stato anche dimostrato che una dieta bilanciata ricca di alimenti vegetali è fondamentale per garantire alla madre un Microbioma (flora batterica intestinale ma non solo intestinale) ottimale a garantire al feto ed al futuro bambino un valido sistema immunitario, che non riguarda soltanto la lotta contro i batteri patogeni, ma anche tutte le problematiche inerenti allergie e intolleranze che guarda caso sono in continuo aumento.
Va detto comunque che una futura madre che segue una dieta Vegana, debba preoccuparsi di integrare due importanti elementi: Vitamina B12 e Acido Folico.
Ah, ecco l'intoppo! Mi dici di fare il vegano in gravidanza ma devo integrare?!
A onor del vero i Ginecologi sono abituati a prescrivere Vitamina B12 e Acido folico a TUTTE le future mamme, lo farebbero anche con le mamme vegane le quali però hanno molte più probabilità di non incorrere in queste carenze se si alimentano di verdure a foglia verde che contengono acido Folico (ad esempio spinaci, broccoli, asparagi, lattughe) e se la loro alimentazione consente alla flora batterica intestinale di produrre come dovrebbe anche la Vitamina B12.
A scopo precauzionale si prescrivono B12 e Folati fino al termine della dodicesima settimana in quanto la loro carenza sarebbe troppo dannosa nello sviluppo del feto, soprattutto dal punto di vista neurologico.
ATTENZIONE però a non usare troppo, o in malo modo, la cottura degli alimenti vegetali perchè questo comporta distruzione o diminuzione di nutrienti importanti come le vitamine ed i minerali.
Se nel periodo pre-concepimento è importante mantenere un'alimentazione sana e ben bilanciata come detto sopra, nei successivi periodi del cammino che porteranno ad un essere umano completo, ben sviluppato ed in salute, è necessario seguire delle regole alimentari che permettano di non far mancare niente al processo di sviluppo del feto e successivamente del bambino: gravidanza, allattamento al seno (meglio!) o allattamento artificiale (se proprio non se ne può fare a meno!) e svezzamento sono tutte fasi che richiedono l'attenzione che meritano per non lasciare al caso il futuro di una persona, vostro/a figlio/a.
In realtà questo non è del tutto vero; dal punto di vista anagrafico i miei figli sono diventati "Figli di Vegan" solo da 6 anni. Quando sono nati ero un povero Onnivoro e con poche idee su quanto l'alimentazione fosse importante per garantire una buona salute, non solo a se stessi ma anche ai propri figli. Questo per fortuna non ha avuto conseguenze ancora evidenti sul loro stato di salute, ma sono convinto che se avessi cominciato prima il mio percorso per diventare io stesso Vegano, sarebbe stato sicuramente più rassicurante.
Oggi si sa, e io stesso so, molto di più su questo argomento che, a fatica tenta di farsi strada nella frastornante cultura onnivora che, forte dell'opinione pubblica distribuita dai Media figli delle Lobbies, continua a comunicare che l'Essere Umano è Onnivoro e deve mangiare di tutto.
Non voglio con questo articolo mettere paglia al fuoco che già arde da tempo, ma vorrei solo concentrare l'attenzione su quanto i futuri Genitori possono fare per garantire al proprio nascituro un buon inizio di vita su questo pianeta. Quello che poi loro stessi possono fare per rendere meno sofferente la vita futura del/della loro figlio/a, sta a loro sostenerlo mediante l'esempio quotidiano e una corretta informazione in merito.
Nessuno può negare che la salute di un bambino inizi ancora prima, o forse MOLTO PRIMA, del concepimento e della gravidanza. Qualche tempo fa si diffondevano addirittura informazioni relative a specifiche diete che avrebbero il potere di orientare il concepimento verso un sesso piuttosto che un altro: vuoi un maschio mangia questo e quello; vuoi femmina mangia così e cosà. Non è del tutto sbagliato pensare a questo ma se ancora vale il detto " .. guarda, basta che sia sano", allora bisogna impegnarsi ben prima e non solo durante il periodo di concepimento, senza pensare che quello che mangi deve influenzare l'accoppiamento di due gameti (spermatozoo e ovulo) X e Y (Femmina) piuttosto che X e X (Maschio).
Ovviamente è la salute e lo stile di vita di ENTRAMBE I GENITORI che conta ed avrà un impronta decisiva sulla salute del bimbo/a che verrà, alla nascita e durante tutta la sua vita.
In tutto questo l'evoluzione (o meglio la devoluzione) del cibo che viene proposto nei paesi occidentali ha avuto ed ha un ruolo fondamentale: basti pensare che dagli anni 40 del 1900, la concentrazione dello sperma è diminuita del 40%, mentre il volume del 20%. Secondo diversi studi questo disastro è dovuto all'Alimentazione Occidentale convenzionale, sregolata, onnivora.
Come ho già avuto modo di esprimere nel mio articolo Radicali liberi, Stress Ossidativo e Alimentazione, i radicali liberi, veri e propri proiettili, non risparmiano neanche lo sperma che risulterebbe molto sensibile all'azione distruttiva dei radicali liberi; guarda caso l'alimentazione occidentale convenzionale ed onnivora (fatta appositamente per sostenere gli interessi delle grandi industrie alimentari) è molto povera di antiossidanti, i nemici dei radicali liberi.
Un'Alimentazione ricca di Frutta e Verdura, soprattutto consumate crude, contrasta efficacemente i radicali liberi che fisiologicamente si formano nel nostro corpo, grazie alla ricchezza di Antiossidanti contenuti nei Vegetali avendo così un effetto di contrasto sui danni da radicali liberi, compresi ovviamente quelli rivolti agli organi che producono i gameti (spermatozoi e ovuli).
Nutrienti importanti per la produzione di sperma sano sono i seguenti elementi: Zinco, Selenio, Vitamine A, C ed E. Tutti sono degli antiossidanti e tutti sono ben contenuti nei cibi vegetali contribuendo notevolmente a rendere gli spermatozoi più numerosi, ben formati e con la mobilità necessaria per raggiungere l'ovulo e fecondarlo.
Anche per la futura madre, iniziare una sana alimentazione almeno 6 mesi prima del concepimento, può garantire una riserva di nutrienti utili per la crescita del feto fino alla nascita. E' stato anche dimostrato che una dieta bilanciata ricca di alimenti vegetali è fondamentale per garantire alla madre un Microbioma (flora batterica intestinale ma non solo intestinale) ottimale a garantire al feto ed al futuro bambino un valido sistema immunitario, che non riguarda soltanto la lotta contro i batteri patogeni, ma anche tutte le problematiche inerenti allergie e intolleranze che guarda caso sono in continuo aumento.
Va detto comunque che una futura madre che segue una dieta Vegana, debba preoccuparsi di integrare due importanti elementi: Vitamina B12 e Acido Folico.
Ah, ecco l'intoppo! Mi dici di fare il vegano in gravidanza ma devo integrare?!
A onor del vero i Ginecologi sono abituati a prescrivere Vitamina B12 e Acido folico a TUTTE le future mamme, lo farebbero anche con le mamme vegane le quali però hanno molte più probabilità di non incorrere in queste carenze se si alimentano di verdure a foglia verde che contengono acido Folico (ad esempio spinaci, broccoli, asparagi, lattughe) e se la loro alimentazione consente alla flora batterica intestinale di produrre come dovrebbe anche la Vitamina B12.
A scopo precauzionale si prescrivono B12 e Folati fino al termine della dodicesima settimana in quanto la loro carenza sarebbe troppo dannosa nello sviluppo del feto, soprattutto dal punto di vista neurologico.
ATTENZIONE però a non usare troppo, o in malo modo, la cottura degli alimenti vegetali perchè questo comporta distruzione o diminuzione di nutrienti importanti come le vitamine ed i minerali.
Se nel periodo pre-concepimento è importante mantenere un'alimentazione sana e ben bilanciata come detto sopra, nei successivi periodi del cammino che porteranno ad un essere umano completo, ben sviluppato ed in salute, è necessario seguire delle regole alimentari che permettano di non far mancare niente al processo di sviluppo del feto e successivamente del bambino: gravidanza, allattamento al seno (meglio!) o allattamento artificiale (se proprio non se ne può fare a meno!) e svezzamento sono tutte fasi che richiedono l'attenzione che meritano per non lasciare al caso il futuro di una persona, vostro/a figlio/a.
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