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lunedì 30 ottobre 2017

A Scuola di felicita' e decrescita: Alice Project

<< L'educazione dovrebbe cominciare con l'insegnare il valore della non violenza, che poi ha a che fare con tutto: con l'essere vegetariani, con il rispettare il mondo, con il pensare che questa terra non l'hanno data a te! Che è di tutti e non puoi impunemente metterti a tagliare e fare buchi. 
Il guaio è che tutto il sistema è fatto in modo che l'uomo, senza neppure accorgersene, comincia fin da bambino a entrare in una mentalità che gli impedisce di pensare a qualsiasi altra cosa. 
Finisce che non c'è nemmeno più bisogno della dittatura, ormai, perchè la dittatura è quella della scuola, della televisione, di quello che ti insegnano.
Spegni la televisione e guadagni in libertà >>

Nelle prime pagine del libro " A scuola di felicità e decrescita: Alice Project" si leggono le parole di Tiziano Terzani, un pensatore, scrittore, giornalista al di fuori dagli schemi ma in linea con l'idea che l'educazione può fornire l'impronta corretta per creare un mondo di esseri felici.

Alice Project è una scuola interculturale e interreligiosa che pone al centro del proprio programma la conoscenza di se stessi e l'amore nei confronti del mondo e di ogni creatura vivente.
E' stata fondata del 1994 a Sarnath, in India, da Valentino Giacomin che, dopo aver lavorato come maestro in Italia ha deciso, insieme a Luigina de Biasi, di continuare la propria ricerca educativa e spirituale nel subcontinente indiano.
Da allora, molte scuole sono nate dalle iniziative di studenti e "seguaci", in Italia, Germania, Francia, Taiwan, e il progetto ha ricevuto in più occasioni l'apprezzamento del Dalai Lama, che gli ha conferito il suo patrocinio dal 2006.
Il libro è il risultato  di numerose visite che l'autrice (Gloria Germani, filosofa e scrittrice) ha compiuto a Sarnath nel corso degli anni, colpita dalla serenità degli studenti e dall'educazione alla sostenibilità e alla pace. Nel libro le parole e l'esempio di Giacomin si intrecciano con le voci dei molti pensatori (Terzani, Illich, Latouche) che in questi anni stanno smascherando i limiti e le contraddizioni dei modelli di conoscenza e di sviluppo dell'occidente industrializzato.
Nel volume, capitolo dopo capitolo, si delinea la forza di un progetto che pone l'educazione alla consapevolezza, la non violenza, la ricerca di una felicità slegata dai beni materiali e dal consumo, al centro, per cercare di costruire tutti insieme un mondo migliore.

Edito da Terranuova Edizioni, questo libro dovrebbe essere al centro dell'attenzione di ogni insegnante che, consapevole del ruolo fondamentale che un insegnante ha nella vita di ogni bambino/a, inteso come giovane uomo/donna in grado di partecipare intensamente al destino del mondo, dovrebbe fare del proprio mestiere una missione, forse la più importante tra quelle che possono risvegliare la vera natura dell'uomo.

La prefazione del Dalai Lama sottolinea l'importanza di questo progetto e ne conferma un pieno sostegno sia concettuale che materiale perchè questo importante segnale di consapevolezza non venga dimenticato ma si alimenti sempre di più.



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