Certo che si, ancora una volta i latticini e gli alimenti di origine animale possono essere considerati gli imputati principali della genesi della Sclerosi Multipla.
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia autoimmune neurodegenerativa invalidante del sistema nervoso centrale, in Italia ne sono affette 57 mila persone, nel mondo 2,5 milioni, e sono soprattutto giovani adulti fra i 20 e 40 anni, ma la tendenza è quella che nel tempo si presenterà sempre più precocemente: in Italia sono in aumento i giovani sotto i 16 anni ad essere colpiti da questa malattia.
Nel mondo ci sono circa 1,3 milioni di persone affette dalla Sclerosi Multipla, di cui 400.000 persone in Europa.
Si può leggere molto in rete sulla Sclerosi Multipla, ci sono siti convenzionali molto validi nei quali si trovano praticamente tutte le informazioni necessarie per farsi un'idea di cosa sia e qual'è lo status quo a riguardo di questa patologia. Fra questi ho avuto modo di visitare il sito LaSclerosiMultipla.net che mi pare abbia un buon livello per quantità di informazioni, ben organizzato e con una rubrica di aggiornamenti sullo stato delle ricerche.
La maggior parte degli esperti riconosciuti ammette però di non sapere quali siano le reali cause della SM e tantomeno sulle possibili cure.
Li chiamo siti convenzionali perchè come tanti altri raccontano ciò che la scienza mette a disposizione, quindi informazioni che sono adeguatamente filtrate, così come fanno i mezzi d'informazione convenzionali. Non voglio mettere in dubbio la serietà di questi siti, anzi, scommetto che tutti sono in assoluta buona fede per come trasmettono, o meglio ritrasmettono, ciò che, ripeto, la scienza convenzionale vuole far sapere.
Ciò che stupisce, e forse non c'è da stupirsi, è che l'aspetto "alimentazione" è decisamente trascurato se non completamente mancante. Sembra che l'alimentazione sia sempre qualcosa che non ha mai a che fare con le malattie del genere umano, soprattutto quello occidentale.
Io che sono un cultore del Metodo Kousmine, ho iniziato 12 anni fa a imparare che qualcuno al mondo si è occupato già negli primi decenni del secolo scorso di cure della SM con un metodo che prende in considerazione in modo preponderante l'aspetto alimentare, ma non solo: il Metodo della Dr.ssa Catherine Kousmine, noto come Metodo Kousmine, di cui ho scritto molto in questo blog a partire da questo articolo .
Ci sono però altri "illuminati scienziati" come T. Colin Campbell che stanno tentando di ribaltare le nozioni scientifiche convenzionali relative alla genesi delle "malattie del benessere" diffondendo informazioni di incredibile razionalità e valore inestimabile per il potenziale apporto che potrebbero dare all'umanità se solo fossero ascoltate o non fossero volutamente denigrate dalle lobbies industriali e scientifiche del mondo intero. Colin Campbell ha scritto un libro bestseller sull'argomento "rapporto malattie/alimentazione", The China Study dando un razionale per molte delle gravi malattie che mietono il maggior numero di vittime nei paesi occidentali. Non poteva mancare anche un rapporto sulle Malattie Autoimmuni ed in particolare sulla Sclerosi Multipla.
Già negli anni '40 del novecento uno scienziato di nome Roy Swank avviò un'indagine scientifica in Norvegia e in Canada per correlare gli effetti della dieta alla SM; questo perchè aveva notato che nei climi nordici la SM aveva una frequenza superiore. E' vero che la differenza di diffusione è notevole man mano che ci si allontana dall'equatore (100 volte più diffusa all'estremo nord rispetto all'equatore, 7 volte di più al sud dell'Australia rispetto al nord), ed è vero che questa diffusione è simile per le malattie autoimmuni come il Diabete di tipo 1 e l'artrite reumatoide. Swank riteneva che questo fosse dovuto al modo diverso di alimentarsi, con cibi più ricchi di alimenti di origine animale a elevato contenuto di grassi saturi; riscontrò che nell'entroterra norvegese dove si consumavano più latticini il tasso di SM era più elevato rispetto alle zone costiere dove è preponderante il consumo di pesce. Ha avuto la straordinaria capacità di seguire 144 pazienti per un arco di 34 anni, studiando gli effetti di questo gruppo sottoposto ad un'alimentazione a basso contenuto di grassi saturi che abitualmente sono un apporto peculiare della dieta a base di prodotti di origine animale.
Nel percorso lungo questo studio, Swank si rendeva conto che la progressione della malattia si riduceva molto con la dieta povera di grassi saturi e che questa funzionava anche per i soggetti all'inizio dello stadio avanzato.
Le osservazioni di Swank sono state confermate e anche ampliate da studi più recenti, ponendo sempre più l'attenzione sul latte vaccino: i dati mostrano che il consumo di latte è strettamente correlato con la SM e che non esistono interferenze dovute a latitudine, servizi medici e quant'altro; inoltre questi dati sono sovrapponibili con i dati epidemiologici di Diabete di tipo 1, altra malattia autoimmune. Anche il consumo di carne è risultato strettamente correlato ad alti tassi di SM mentre il consumo di pesce (ricco di Omega-3) con bassi tassi di incidenza.
E la genetica? Ed i virus?
I virus non possono ancora essere definitivamente correlati alla malattia, gli studi sono ancora in corso; per stabilire la genesi dovuta ad i geni occorre sempre utilizzare l'approccio della correlazione della malattia nella popolazione migrante. Cosa succede alle persone che migrano da una popolazione ad un'altra cambiando gli stili di vita alimentare? Si è visto che queste acquisiscono le malattie della popolazione in cui si immigra e specialmente se si immigra prima dell'adoloscenza. Quindi si può dedurre che la malattia è più legata ai fattori ambientali che ai geni.
Ma gli studi di correlazione tra dieta e SM, ed anche Diabete di tipo 1, hanno utilizzato diete moderatamente ridotte in grassi saturi e ci si domanda, dati i risultati, cosa sarebbe accaduto con una dieta più strettamente legata al consumo di cibi di origine vegetale naturale.
Forse non si riesce a percepire in maniera entusiasmante qual'è il valore di questi studi e dei risultati conseguiti ma credo che se fossi colpito da SM non esiterei a darmi da fare per ribaltare il mio stile di vita verso una dieta totalmente vegana, integrale e biologica per combatterla, così come ho fatto quando ho voluto affrontare la Psoriasi 12 anni fa con il Metodo Kousmine.
A proposito, chissà se la Kousmine e Campbell si fossero incontrati e avessero messo insieme le loro conoscenze, che cosa sarebbe nato? Io non faccio fatica a immaginarlo!
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia autoimmune neurodegenerativa invalidante del sistema nervoso centrale, in Italia ne sono affette 57 mila persone, nel mondo 2,5 milioni, e sono soprattutto giovani adulti fra i 20 e 40 anni, ma la tendenza è quella che nel tempo si presenterà sempre più precocemente: in Italia sono in aumento i giovani sotto i 16 anni ad essere colpiti da questa malattia.
Nel mondo ci sono circa 1,3 milioni di persone affette dalla Sclerosi Multipla, di cui 400.000 persone in Europa.
Si può leggere molto in rete sulla Sclerosi Multipla, ci sono siti convenzionali molto validi nei quali si trovano praticamente tutte le informazioni necessarie per farsi un'idea di cosa sia e qual'è lo status quo a riguardo di questa patologia. Fra questi ho avuto modo di visitare il sito LaSclerosiMultipla.net che mi pare abbia un buon livello per quantità di informazioni, ben organizzato e con una rubrica di aggiornamenti sullo stato delle ricerche.
La maggior parte degli esperti riconosciuti ammette però di non sapere quali siano le reali cause della SM e tantomeno sulle possibili cure.
Li chiamo siti convenzionali perchè come tanti altri raccontano ciò che la scienza mette a disposizione, quindi informazioni che sono adeguatamente filtrate, così come fanno i mezzi d'informazione convenzionali. Non voglio mettere in dubbio la serietà di questi siti, anzi, scommetto che tutti sono in assoluta buona fede per come trasmettono, o meglio ritrasmettono, ciò che, ripeto, la scienza convenzionale vuole far sapere.
Ciò che stupisce, e forse non c'è da stupirsi, è che l'aspetto "alimentazione" è decisamente trascurato se non completamente mancante. Sembra che l'alimentazione sia sempre qualcosa che non ha mai a che fare con le malattie del genere umano, soprattutto quello occidentale.
Io che sono un cultore del Metodo Kousmine, ho iniziato 12 anni fa a imparare che qualcuno al mondo si è occupato già negli primi decenni del secolo scorso di cure della SM con un metodo che prende in considerazione in modo preponderante l'aspetto alimentare, ma non solo: il Metodo della Dr.ssa Catherine Kousmine, noto come Metodo Kousmine, di cui ho scritto molto in questo blog a partire da questo articolo .
Ci sono però altri "illuminati scienziati" come T. Colin Campbell che stanno tentando di ribaltare le nozioni scientifiche convenzionali relative alla genesi delle "malattie del benessere" diffondendo informazioni di incredibile razionalità e valore inestimabile per il potenziale apporto che potrebbero dare all'umanità se solo fossero ascoltate o non fossero volutamente denigrate dalle lobbies industriali e scientifiche del mondo intero. Colin Campbell ha scritto un libro bestseller sull'argomento "rapporto malattie/alimentazione", The China Study dando un razionale per molte delle gravi malattie che mietono il maggior numero di vittime nei paesi occidentali. Non poteva mancare anche un rapporto sulle Malattie Autoimmuni ed in particolare sulla Sclerosi Multipla.
Già negli anni '40 del novecento uno scienziato di nome Roy Swank avviò un'indagine scientifica in Norvegia e in Canada per correlare gli effetti della dieta alla SM; questo perchè aveva notato che nei climi nordici la SM aveva una frequenza superiore. E' vero che la differenza di diffusione è notevole man mano che ci si allontana dall'equatore (100 volte più diffusa all'estremo nord rispetto all'equatore, 7 volte di più al sud dell'Australia rispetto al nord), ed è vero che questa diffusione è simile per le malattie autoimmuni come il Diabete di tipo 1 e l'artrite reumatoide. Swank riteneva che questo fosse dovuto al modo diverso di alimentarsi, con cibi più ricchi di alimenti di origine animale a elevato contenuto di grassi saturi; riscontrò che nell'entroterra norvegese dove si consumavano più latticini il tasso di SM era più elevato rispetto alle zone costiere dove è preponderante il consumo di pesce. Ha avuto la straordinaria capacità di seguire 144 pazienti per un arco di 34 anni, studiando gli effetti di questo gruppo sottoposto ad un'alimentazione a basso contenuto di grassi saturi che abitualmente sono un apporto peculiare della dieta a base di prodotti di origine animale.
Nel percorso lungo questo studio, Swank si rendeva conto che la progressione della malattia si riduceva molto con la dieta povera di grassi saturi e che questa funzionava anche per i soggetti all'inizio dello stadio avanzato.
Le osservazioni di Swank sono state confermate e anche ampliate da studi più recenti, ponendo sempre più l'attenzione sul latte vaccino: i dati mostrano che il consumo di latte è strettamente correlato con la SM e che non esistono interferenze dovute a latitudine, servizi medici e quant'altro; inoltre questi dati sono sovrapponibili con i dati epidemiologici di Diabete di tipo 1, altra malattia autoimmune. Anche il consumo di carne è risultato strettamente correlato ad alti tassi di SM mentre il consumo di pesce (ricco di Omega-3) con bassi tassi di incidenza.
E la genetica? Ed i virus?
I virus non possono ancora essere definitivamente correlati alla malattia, gli studi sono ancora in corso; per stabilire la genesi dovuta ad i geni occorre sempre utilizzare l'approccio della correlazione della malattia nella popolazione migrante. Cosa succede alle persone che migrano da una popolazione ad un'altra cambiando gli stili di vita alimentare? Si è visto che queste acquisiscono le malattie della popolazione in cui si immigra e specialmente se si immigra prima dell'adoloscenza. Quindi si può dedurre che la malattia è più legata ai fattori ambientali che ai geni.
Ma gli studi di correlazione tra dieta e SM, ed anche Diabete di tipo 1, hanno utilizzato diete moderatamente ridotte in grassi saturi e ci si domanda, dati i risultati, cosa sarebbe accaduto con una dieta più strettamente legata al consumo di cibi di origine vegetale naturale.
Forse non si riesce a percepire in maniera entusiasmante qual'è il valore di questi studi e dei risultati conseguiti ma credo che se fossi colpito da SM non esiterei a darmi da fare per ribaltare il mio stile di vita verso una dieta totalmente vegana, integrale e biologica per combatterla, così come ho fatto quando ho voluto affrontare la Psoriasi 12 anni fa con il Metodo Kousmine.
A proposito, chissà se la Kousmine e Campbell si fossero incontrati e avessero messo insieme le loro conoscenze, che cosa sarebbe nato? Io non faccio fatica a immaginarlo!
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