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sabato 25 maggio 2013

Psoriasi: una nuova comunità! La Libera Associazione Persone Psoriasiche. Solo cure naturali.

Nasce una nuova Associazione che si prende cura di persone che vogliono intraprendere un percorso di guarigione naturale: è da ora su Facebook.

Prendersi cura non vuol dire fare tutto al posto della persona che ha bisogno di aiuto, ma vuol dire sostenere la persona in un percorso naturale di guarigione che la porti ad essere un indipendente autore della propria guarigione per poter mantenere nel tempo la salute conquistata e non aver più bisogno di nessuno e di niente altro che di uno stile di vita appropriato alla propria persona e alla propria costituzione fisica.
Massimo Bianchessi, cioè io, autore del libro Come sono guarito dalla Psoriasi, Naturopata e ricercatore nel campo del Ben-Essere e Salute naturale, ha dato il via a questa nuova Associazione per mettere a disposizione di tutti la propria esperienza sul metodo e le conoscenze che lo hanno portato alla totale remissione della sintomatologia Psoriasica: si considera ormai guarito in quanto la remissione è avvenuta 10 anni fa e non ha più avuto nessuna sintomatologia che possa far pensare ad una latenza della Psoriasi tale da dover temere una nuova comparsa. Lo stile di vita sano e improntato sul Metodo Kousmine gli permette tuttora di ritenersi libero dalla Psoriasi con grande soddisfazione.
La Libera Associazione Persone Psoriasiche accoglie tutti coloro che, stanchi ed insoddisfatti delle cure eseguite sinora, vogliono mettersi in gioco seriamente e senza limiti per riconquistare salute e benessere senza l'ausilio di farmaci o cure farmacologiche che, nell'alleviare i sintomi solo temporaneamente, non garantiscono un risultato definitivo e portano con sè effetti collaterali non graditi.
La delusione nel constatare come le Associazioni, che si definiscono "dedite a supportare i pazienti affetti da questa patologia", falliscono miseramente nell'obiettivo per mancanza di "apertura mentale" (o farmaci o nulla!), mi fa pensare che non si raggiungerà mai veramente l'obiettivo di sconfiggere questa malattia; la stessa cosa sta succedendo da decenni con le associazioni per i vari tipi di cancro e di malattie degenerative della gioventù e dell'età senile. Forse che dietro alle associazioni ci sia qualche potere oscuro che vieta ogni accesso che possa condurre davvero alla guarigione?
La mia personale opinione è SI!
Di nuovo, se non ci fossero i malati, chi le comprerebbe le terapie promettenti che vengono smentite dall'uso sul campo (o meglio sulla pelle dei pazienti) e che vengono riproposte con altri farmaci promettenti dopo 5 anni?
Dove credete che vengano fatte in realtà le sperimentazioni di efficacia sull'uomo?
Signori miei, quando il farmaco è sul mercato, ed è pagata dai pazienti! Questo è il motivo per cui è nata la Farmacovigilanza (e per fortuna è stata inventata). 
Così come in altri stati occidentali, in primis gli Stati Uniti d'America, penso che anche l'Italia non sia esente dal lucro sulla salute pubblica: il profumo di affari che si respira quando emergono patologie delle quali non si conosce la genesi o che vengono definite "multifattoriali", attrae chi di questo ne fa un'opportunità per soddisfare i propri investitori finanziari.
Il tutto rimane protetto dal paravento della "scientificità" delle ricerche e delle proposte terapeutiche; questo è un "must", un dovere nel rispetto dell'etica con cui la "medicina" affronta ogni cosa (o dovrebbe, il condizionale è quantomeno obbligatorio!). 
Che COSA? Non dico molto, ma solo che la scientificità delle ricerche e delle proposte terapeutiche in ambito sanitario si avvale di esigui, se non inesistenti, risultati clinici per approvare un nuovo farmaco che potrà essere utilizzato dai medici nei protocolli terapeutici che naturalmente le industrie farmaceutiche sponsorizzeranno con tanto di simposi, corsi di aggiornamento e quant'altro necessario, legale e non (comprese vacanze ai Caraibi), per garantirsi gli introiti necessari al rientro degli investimenti fatti per 10 anni di studi; certo, perchè sonole ndustrie farmaceutiche che faanno formazione ai medici e scommetto che tutta la verità non la diranno mai. Senza dimenticare poi che a volte si nascondono gli effetti collaterali anche gravi emersi negli studi clinici, perchè altrimenti col cavolo che lo vendi più quel farmaco. E' storia abbastanza recente quella degli anti-COX2 antinfiammatori che hanno mietuto migliaia di vittime per questi motivi (Vittime anti-COX2), 28.000 morti d'infarto e numeri ben più alti di vittime di questa truffa (139.000).
Perché si continua a speculare sulla salute delle persone? La malvagità nasce anche dal miraggio della ricchezza, soprattutto quando il tutto è protetto dietro al paravento della "scientificità", dimenticando che la scienza è fatta dall'Homo Sapiens ma anche Homo Erroneous.
Ma tornando alla nuova Libera Associazione Persone Psoriasiche, è inutile dire che l'Associazione non ha Statuti ed altre inutili barriere al compimento di un solo obiettivo: far guarire più persone possibili con metodi naturali da questa malattia che ancora è considerata "incurabile" dalla medicina convenzionale. L'Associazione, o meglio la Comunità, esisterà solo se ci saranno le persone che si vogliono mettere in gioco: la comunità sarà fatta dalle persone.
Chiunque voglia farne parte può semplicemente entrare nel Gruppo Facebook "Libera Associazione Persone Psoriasiche" al seguente indirizzo: Libera Associazione Persone Psoriasiche ed iscriversi. Non sono richiesti dati di nessun tipo ma l'Amministratore del Gruppo ha la facoltà di accettare o meno le iscrizioni. In caso di problemi, visto che non sono molto esperto con il social network, sono disponibile all'indirizzo e-mail maxbia56@gmail.com
Non si danno soldi, non si chiede il 5x1000, non si pagano i consigli nè le consulenze anche individuali; si deve solo aver voglia di guarire e mettersi in gioco, tirando fuori tutte le proprie capacità naturali di volerlo fare. Il solo scopo del percorso è quello di ripristinare il potere di autoguarigione che è in noi e che è stato messo da parte da uno stile di vita sbagliato e ancora più compromesso da cure inadatte ad un corpo che naturalmente sarebbe in grado di guarire se non fosse continuamente maltrattato.
Le poche regole della Comunità:
Nel Gruppo non è ammesso l'anonimato, tutti devono identificarsi e non vergognarsi di nulla che li riguardi nel condividere le proprie esperienze di vita con la Psoriasi; chiedere aiuto non deve costare nulla e non deve costare nulla mettere a disposizione le proprie aspettative, i propri impegni, le proprie delusioni, le proprie motivazioni, i propri successi, la propria gioia di essere ciò che si è.
Non è ammessa l'invidia per i successi degli altri, questi devono anzi spronarti a fare di più per ottenere gli stessi risultati, perchè questo è possibile. Gioisci se qualcuno ti racconta dei suoi successi perchè vuol dire che anche tu li puoi ottenere.
E' obbligatorio il pensiero positivo per non incorrere in epidemie di demotivazione; se qualcosa non va come ci si aspettava, lasciarsi andare a pensieri negativi postandoli al gruppo, non giova a nessuno. Questo non significa sopprimere ciò che si sente e che si vorrrebbe condividere, va solo fatto nel rispetto degli altri che hanno fiducia e stanno lavorando con le stesse aspettative.

Ci proviamo insieme?

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