Riporto una notizia appena arrivata nella mia posta, come iscritto e sostenitore dell'organizzazione Avaaz che conta circa 22 milioni si sostenitori nel mondo e che si batte per portare la voce dei cittadini nei processi decisionali che riguardano cause molto importanti in tutto il mondo.
Per festeggiare questo risultato credo valga la pena di dare un'occhiata al sito di Avaaz: iscriversi alla loro newsletter non costa nulla e ti permette di essere sempre aggiornato sulle petizioni che lanciano e "se ci credi" puoi semplicemente firmare on line per essere uno dei partecipanti sostenitori di una causa che ti sta a cuore ed in cui credi perchè di importanza vitale per il pianeta. E' un modo per partecipare ed essere parte di un numero significativo di persone che vogliono finalmente far sentire la propria voce quando serve.
Ti lascio leggere l'articolo e puoi diffondere l'informazione per l'importanza che ha nella lotta per il salvataggio di un insetto di importanza vitale per la sopravvivenza dell'ambiente e nostra, cosa di cui le grandi industrie della chimica fanno finta di ignorare pur di salvaguradare i loro sporchi interessi.
"" Ce l'abbiamo fatta: l'Europa ha appena messo al bando i pesticidi ammazza-api!! Mega-aziende come Bayer si sono scagliate con tutte le loro forze contro questa decisione, ma una grande mobilitazione, della scienza e delle istituzioni che si sono finalmente aperte ci hanno permesso di vincere!! E' il momento di festeggiare questa boccata d'aria per una delle creature più preziose e importanti per la terra. Ma la messa al bando da parte dell'UE durerà solo per 2 anni e dovrà essere riconfermata. E in tutto il mondo le api continuano a morire per i pesticidi che le indeboliscono e le mandano in confusione e per la perdita di habitat mentre noi ariamo e costruiamo ovunque nelle campagne. In Europa e in tutto il mondo c'è molto lavoro da fare per permettere alla scienza di valore di guidare le nostre politiche sui temi dell'agricoltura e dell'ambiente. E noi siamo la comunità giusta per questo compito.
Vanessa Amaral-Rogers dell'organizzazione per la conservazione delle specie Buglife, ha detto:
Un importante attivista a difesa delle api, Paul de Zylva, a capo dell'Unità Pesticidi e Impollinatori degli Amici della Terra ha detto:
Con speranza e felicità,
Ricken, Iain, Joseph, Emily, Alex, Michelle, Aldine, Julien, Anne, Christoph e il resto del team di Avaaz ""
Per festeggiare questo risultato credo valga la pena di dare un'occhiata al sito di Avaaz: iscriversi alla loro newsletter non costa nulla e ti permette di essere sempre aggiornato sulle petizioni che lanciano e "se ci credi" puoi semplicemente firmare on line per essere uno dei partecipanti sostenitori di una causa che ti sta a cuore ed in cui credi perchè di importanza vitale per il pianeta. E' un modo per partecipare ed essere parte di un numero significativo di persone che vogliono finalmente far sentire la propria voce quando serve.
Ti lascio leggere l'articolo e puoi diffondere l'informazione per l'importanza che ha nella lotta per il salvataggio di un insetto di importanza vitale per la sopravvivenza dell'ambiente e nostra, cosa di cui le grandi industrie della chimica fanno finta di ignorare pur di salvaguradare i loro sporchi interessi.
"" Ce l'abbiamo fatta: l'Europa ha appena messo al bando i pesticidi ammazza-api!! Mega-aziende come Bayer si sono scagliate con tutte le loro forze contro questa decisione, ma una grande mobilitazione, della scienza e delle istituzioni che si sono finalmente aperte ci hanno permesso di vincere!! E' il momento di festeggiare questa boccata d'aria per una delle creature più preziose e importanti per la terra. Ma la messa al bando da parte dell'UE durerà solo per 2 anni e dovrà essere riconfermata. E in tutto il mondo le api continuano a morire per i pesticidi che le indeboliscono e le mandano in confusione e per la perdita di habitat mentre noi ariamo e costruiamo ovunque nelle campagne. In Europa e in tutto il mondo c'è molto lavoro da fare per permettere alla scienza di valore di guidare le nostre politiche sui temi dell'agricoltura e dell'ambiente. E noi siamo la comunità giusta per questo compito.
Api "muoiono" alla sede centrale di Bayer, Colonia |
"E' stato un voto dal risultato incerto fino all'ultimo ma, grazie a un'enorme mobilitazione dei membri di Avaaz, degli apicoltori e di molti altri, abbiamo vinto! Non ho alcun dubbio sul fatto che i fiumi di chiamate e email ai ministri, le iniziative a Londra, Bruxelles e Colonia, e la gigantesca petizione firmata da 2,6 milioni di persone hanno reso possibile questo risultato. Grazie ad Avaaz e a tutti quelli che hanno lavorato così duramente per salvare le api!"Le api sono fondamentali per la produzione di circa due terzi di tutto il nostro cibo: per questo non appena gli scienziati hanno cominciato a notare che silenziosamente stavano morendo a un tasso terrificante e senza precedenti, Avaaz è entrata in azione, e abbiamo continuato a spingere finchè abbiamo vinto. La vittoria di questa settimana è il risultato di due anni in cui abbiamo sommerso i ministri di messaggi, organizzato manifestazioni per attirare l'interesse dei media assieme agli apicoltori, finanziato sondaggi e molto, molto altro. Ecco come ci siamo riusciti, tutti assieme:
- Spingendo la Francia a resistere. Nel gennaio del 2011, un milione di persone hanno firmato la nostra richiesta alla Francia di mantenere il bando sui mortali pesticidi neonicotinoidi. I membri di Avaaz e gli apicoltori hanno incontrato il ministro francese dell'agricotura e hanno riempito l'etere facendo pressione su di lui affinchè si opponesse all'aggressivo lobbying dell'industria e mantenesse il bando, mandando un forte segnale agli altri paesi europei.
- Affrontando l'industria a testa alta. Bayer si è trovata di fronte ad Avaaz e ai suoi alleati che hanno portato la protesta alle sue ultime tre assemblee annuali. I manager e gli investitori del gigante dei pesticidi sono stati accolti da apicoltori, ronzii assordanti ed enormi striscioni con oltre 1 milione di persone che chiedevano loro di sospendere l'uso dei neonicotinoidi finchè gli scienziati non avessero verificato il loro effetto sulle api. Avaaz ha perfino tenuto una presentazione all'interno di uno dei loro incontri, ma la Bayer ha detto 'no'.
- Farcendo in modo che la scienza conti. A gennaio l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ha rilevato che tre pesticidi mettono a rischio in modo inaccettabile le api, così siamo entrati in azione per assicurare che i politici europei rispondessero ai loro esperti scientifici. La nostra petizione è cresciuta velocemente fino a raggiungere 2 milioni di firme. Dopo molte discussioni con i funzionari dell'UE, Avaaz ha consegnato la richiesta proprio nella sede dell'UE a Bruxelles. Quello stesso giorno la Commissione ha proposto una messa al bando per due anni!
- Cogliendo l'opportunità. La battaglia per salvare le api ha cominciato a diventare incandescente tra febbraio e marzo. In tutta l'UE i membri di Avaaz sono entrati in azione mentre tutti i 27 stati dell'UE stavano per decidere se approvare o bocciare la proposta. Non appena i giganti dell'agricoltura Regno Unito e Germania hanno dichiarato che non avrebbero votato SI , Avaaz ha pubblicato sondaggi che mostravano l'esistenza di un'enorme maggioranza di inglesi e tedeschi a favore della messa al bando. I membri di Avaaz hanno mandato quasi mezzo milione di email ai ministri UE dell'Agricoltura. Evidentemente preoccupato di avere a che fare con i cittadini invece che con i soliti lobbyisti dell'industria, il ministro britannico Owen Paterson si è lamentato di un "cyber-attacco", che i giornalisti hanno trasformato in una storia in nostro favore! E poi arriva Bernie: la nostra ape di 6 metri a Bruxelles. Un modo davvero impressionante per consegnare la nostra petizione mentre i negoziati entravano nelle fasi finali. I giornalisti si affollano attorno a Bernie, e ci dicono che abbiamo contribuito a spingere il ministro spagnolo a valutare i risultati scientifici in modo più approfondito e a fargli cambiare posizione. Ma non abbiamo ottenuto la maggiornaza di cui avevamo bisogno per far approvare la messa al bando.
- Il via libera definitivo. Ad aprile la proposta per salvare le api viene mandata a una commissione d'appello, dandoci la speranza di poter far cambiare posizione ad altri paesi. Nella tirata finale, Avaaz si unisce a gruppi tra cui la Fondazione per la Giustizia Ambientale, gli Amici della Terra e la Rete d'Azione sui Pesticidi, oltre ad apicoltri e famosi stilisti di moda amanti delle api, per organizzare un'azione fuori dal Parlamento Inglese. In Germania, gli apicoltori lanciano loro stessi una petizione rivolta al governo, firmata da oltre 150mila tedeschi in soli due giorni che viene consegnata a Colonia poco dopo. Ancora altre chiamate piovono sui ministri in diverse capitali quando Avaaz deve rispondere a un emendamento abrogativo dell'Ungheria, e schiera l'ape Bernie di nuovo a Bruxelles. Le aziende di pesticidi comprano spazi pubblicitari nell'aereoporto per catturare l'attenzione dei burocrati in arrivo, e comprano spazi radio suggerendo altre misure come piantare fiori di campo. Ma la loro macchina da propaganda viene ignorata e per prima la Bulgaria e poi, il premio più grande, la Germania cambiano posizione e questa settimana abbiamo vinto, con oltre la metà dei paesi UE che votano a favore della messa al bando!
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Bernie, l'enorme ape gonfiabile, aiuta a consegnare la nostra petizione di 2,6 milioni a Bruxelles |
Gli apicoltori ci aiutano a consegnare la nostra enorme petizione a Downing Street |
L'ape Bernie ritratta sul giornale inglese The Independent |
Un importante attivista a difesa delle api, Paul de Zylva, a capo dell'Unità Pesticidi e Impollinatori degli Amici della Terra ha detto:
"Grazie ai milioni di membri di Avaaz che si sono mobilitati online e per le strade. Senza dubbio l'enorme petizione di Avaaz e le sue campagne creative hanno contribuito a far fare il salto di qualità, sostenendo il nostro lavoro e quello di altre ONG"
Con speranza e felicità,
Ricken, Iain, Joseph, Emily, Alex, Michelle, Aldine, Julien, Anne, Christoph e il resto del team di Avaaz ""
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