<< Di solito a Febbraio il tempo diventava più mite e la giornate erano comunque meno corte.
In questo mese si lavorava la terra con i buoi.
In questo mese si lavorava la terra con i buoi.
La nostra terra era grossa e argillosa e si lavorava quando faceva ancora freddo poi veniva qualche gelata e rompeva le zolle. Prima di lavorare la terra si spandeva il concime delle pecore e dei buoi. Poi c'era il liquame della stalla e ... anche quella del gabinetto nostro: tutto veniva riutilizzato. Intorno ai tronchi degli olivi si distribuivano i ''vermicelli'', delle striscioline di pelle che venivano dai cappellifici del paese vicino. Fra concime, liquame e vermicelli si doveva maneggiare tanta roba che puzzava forte, e qualche giorno si puzzava anche noi!
Ora si parla tanto di agricoltura biologica come se l'avessero inventata di recente, ma a me sembra che la praticavamo anche noi senza fare tante storie.>>
Tratto da "Il libro di Pietro" (Terra Nuova Edzioni), l'autobiografia di un contadino cresciuto ai tempi della mezzadria.
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