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martedì 4 luglio 2017

COME FANNO DALLE MIE PARTI? Siccità in agricoltura: argomento mediatico o conseguenza dello sfruttamento intensivo?

Argomento mediatico o conseguenza dello sfruttamento intensivo della terra?
Entrambe le cose.
Ma COME FANNO DALLE MIE PARTI? 
Abbiamo avuto recentemente un nuovo caso mediatico, e come si dice "carogne per le Iene": la siccità nelle colture italiane che ovviamente è scomparso con l'arrivo delle piogge, in attesa che si possa parlare e mostrare immagini di alluvioni, esondazioni, campi agricoli trasformati in acquitrini.
E' colpa della mancanza di piogge.
E' colpa del cambiamento climatico
E' colpa degli invasi di stoccaggio acqua insufficienti
E' colpa dei gestori degli invasi che non vogliono mollare abbastanza acqua
E' colpa di qui, è colpa di là, ma non si sente denunciare da nessun telegiornale che la COLPA E' DELLE COLTIVAZIONI INTENSIVE, quelle fatte nei terreni monocolturali, dove da anni si seminano gli stessi semi Monsanto che devono crescere in terreni concimati con la chimica e le piante difese con il Glifosato e numerosi altri antiparassitari, antifungini, e tanti altri ANTI.., ma sempre tutto chimico, se no addio raccolto.
DALLE MIE PARTI, vedo cosa fanno gli agricoltori giorno dopo giorno, mese dopo mese, stagione dopo stagione, perchè tra i campi ci vado a passeggiare con i miei cani; QUI dove gli agricoltori nei campi ci mettono ancora il letame, quello organico che si raccoglie dalle stalle delle mucche, dei cavalli, delle capre, il terreno è molto più fertile e la componente organica della terra è quella che trattiene l'umidità anche nei periodo di secco.
L'HUMUS è quello che mantiene viva la terra e quello che ci seminano.

Allora, quando ci spargono il letame (che c'è una puzza che mi piace perchè non è chimica), si vede la terra che pian piano assorbe il concime finchè non passano gli aratri. Poi vedi che hanno seminato, tutto in file che sembra ordinato; poi spunta il Granoturco verde e rigoglioso, non c'è una foglia secca neanche quando in estate non piove per settimane; mentre il granoturco delle terre coltivate col il metodo intensivo si riduce velocemente in sterpi secchi, senza più foglie e cadenti, su una terra che assomiglia a quella dei deserti della California.
Le Associazioni dei Coltivatori, che hanno sostenuto e a volte obbligato gli agricoltori a sfruttare la loro terra altrimenti rischiano la chiusura, adesso enunciano "stati di calamità" dando cifre stratosferiche che sembrano dare un valore di quello che stanno perdendo; ma quello che si sta perdendo non è altro che terra sterile, piena di antiparassitari e composti chimici che avrebbero dovuto fare le veci del fertilizzante ma che in realtà hanno ammazzato tutto, microrganismi ed insetti utili a mantenere fertile la terra.
Si riducono ad essere vere e proprie idrocolture per poter far crescere qualcosa.
Qui si dimostra semplicemente che questo tipo di agricoltura non può reggere ancora a lungo e non può essere il sistema giusto per sfamare il pianeta. I grandi coltivatori che sfruttano milioni di ettari di terra in questo modo innaturale, non possono continuare su questa strada; il futuro, se si vuole sopravvivere e si vuole vivere su questo pianeta, è un ritorno alla vecchia agricoltura, gestita da piccoli agricoltori che si prendano cura della terra prima che dei loro raccolti, perchè se la terra è rispettata e vengono rispettati gli ecosistemi del terreno, senza uccidere tutto con la chimica, ma alimentando e sostenendo i complessi organici che fanno parte del terreno e la biodiversità che c'è anche nella terra, allora quella stessa terra darà tutto quello che può darci, ciclo di coltivazione dopo ciclo di coltivazione, alternando le colture per alimentare il terreno in modo naturale, come fanno dalle mie parti e tutti saranno soddisfatti.
Dalle mie parti, se da qualche anno hanno coltivato il mais, allora si cambia: la soia per esempio viene seminata per arricchire il terreno di sostanze azotate, concime naturale per le piante che verranno seminate dopo questa leguminosa. Le Leguminose, si sa, hanno questa caratteristica, "fissano l'azoto" grazie a microrganismi amici che creano veri e propri depositi di sostanze azotate proprio attaccate alle loro radici. Quando questa coltivazione sarà terminata, avrai raccolto il legume ed il tuo terreno è pronto per essere seminato con il Mais, e se non piove la terra restituirà quello che con tanto amore ed intelligenza ci hai messo.
Questa è intelligenza, quella che ci si aspetterebbe da un essere "teoricamente" più evoluto sul pianeta, ma che del pianeta sta facendo un vero e propri sfacelo.
La DESERTIFICAZIONE della terra si ottiene anche sfruttandola e poi abbandonandola, è solo questione di tempo se non ci si ferma e non si ricomincia daccapo.

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