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mercoledì 28 giugno 2017

ZUCCHERO e DOLCIFICANTI: insidie, pro e contro anche da quelli naturali.

Di Zucchero, chimicamente noto col nome di SACCAROSIO, ho scritto tempo fa (2013) nel mio articolo ZUCCHERO BIANCO: LA STORIA ED I DANNI CHE HA FATTO


Di Zucchero e dolcificanti se ne parla sempre e ritengo giusto mantenere alta l'attenzione su un alimento, o componente alimentare (artificiale o naturale che sia), perchè si sa che quasi tutti i dolcificanti nascondono insidie, pro e contro spesso sconosciuti alla maggior parte delle persone che li consumano.
Nel 2015 l'Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) ha sottolineato l'importanza di limitare l'assunzione di zucchero al di sotto del 5% del totale dell'energia derivante dai cibi.
Lo Zucchero causa picchi glicemici (Glicemia = Glucosio ematico) ed è la causa principale del Diabete.
Essendo un Disaccaride (due monosaccaridi associati) è costituito da 1 molecola di Glucosio e 1 molecola di Fruttosio; il fruttosio ostacola il buon funzionamento dell'insulina (l'ormone secreto dal Pancreas che favorisce l'assorbimento del Glucosio all'interno delle cellule) ed inoltre toglie il senso di sazietà. Chi pensa di utilizzare il Fruttosio come dolcificante, adesso sa perchè questa non è un'alternativa molto salutare.
Se poi si va a vedere quali prodotti vengono usati nel processo produttivo (calce, anidride carbonica, anidride solforosa, resine) si consideri che i residui di questi nel prodotto finale non possono essere accettabili.
Si può risolvere il problema del gusto dolce, tanto apprezzato da tutti fin da quando nasciamo, utilizzando dei sostituti chimici sintetici che assolvono al compito di DOLCIFICANTE?
Se queste sostanze artificiali promettono di non avere calorie, o averne prossime a zero, e possono quindi allettare le aspettative di chi si trova ad affrontare diete dimagranti, dall'altra occorre tenere conto che le insidie nascoste dietro agli effetti di queste sostanze, sono MOLTISSIME: dalla cancerogenicità alla capacità di alterare i livelli di Glucosio nel sangue.
Per elencare i più utilizzati, ecco quelli che troviamo più spesso nelle etichette dei prodotti che riportano in grande " SENZA ZUCCHERO" oppure "LIGHT" o simili dizioni che traggono in inganno chi non sa cosa ci sta dietro: Aspartame, Acesulfame K, Sucralosio e Saccarina.
Dimentichiamoci che queste sostanze non possano causare scompensi de e ll'omeostasi del Glucosio o non ne aumentino l'assorbimento; non causano picchi glicemici ma sotto sotto creano problemi forse più importanti. E neppure ci sono certezze che l'assunzione di queste sostanze rechi benefici nel controllo del peso, nella regolazione della glicemia dei diabetici e la prevenzione del Diabete tipo 2.
Le conclusioni tratte da una ricerca pubblicata nel Giugno del 2015 su Physiology and Behaviour sono: " I dati di numerosi studi epidemiologici mostrano che il consumo di dolcificanti artificiali, soprattutto nelle bevande dietetiche, è associato ad un aumento del rischio di obesità, sindrome metabolica e Diabete tipo 2"
I meccanismi con cui esercitano la loro azione nociva sull'organismo, sono riconducibili con i processi di controllo del Glucosio inducendone la tolleranza, alterando il Microbiota intestinale (Flora batterica) ed interagiscono con i recettori del sapore dolce, i quali hanno un ruolo molto importante nell'assorbimento del Glucosio stesso e nella secrezione dell'Insulina.

EFFETTI CANCEROGENI DEI DOLCIFICANTI ARTIFICIALI


Sono quasi 40 anni che si discute della cancerogenicità dei dolcificanti artificiali, soprattutto del primo che nel fin dal 1981 ebbe l'approvazione della Food ans Drug Administration americana. Vecchi studi fatti per valutarne la cancerogenicità sono molto carenti nelle metodologie, viste con l'esperienza dei giorni di oggi; tuttavia nel 2014 è stato pubblicato uno studio sull'American Journal of Industrial medicine che ne conferma il nefasto effetto. Ma qualcuno si è mai attivato per sospenderne l'uso nei 6000 prodotti alimentari e almeno 500 formulazioni medicinali? Ricordiamoci poi che quando una sostanza mostra effetti cancerogeni, il più delle volte produce malformazioni fetali e modificazioni dell'assetto immunologico.
Questo non vi pare che possa avere un'importanza rilevante dal punto di vista della salute pubblica?
Evidentemente gli interessi a favore delle industrie chimiche e alimentare sono più importanti della salute umana.

CI SONO ALTERNATIVE NATURALI SICURE?
Sciroppo di Mais, Fruttosio e Stevia sono fra i più gettonati ma anche loro, nonostante siano naturali, hanno qualche attività scomoda che merita di essere analizzata.
Sciroppo di Mais: ha un contenuto di Glucosio elevato ed è dimostrata una relazione tra il Diabete di tipo 2 e il suo consumo.
Fruttosio: ha un forte impatto sull'aumento della Glicemia e delle sindromi che influenzano il Metabolismo umano. Nel 2014 uno studio dimostra la relazione tra consumo di fruttosio e steatosi epatica (fegato grasso) o addirittura un suo consumo abitale lo assocerebbe al carcinoma epato-cellulare (anche se questa ipotesi necessita di ulteriori studi).
Stevia: nel 2011 è stata ammessa nella lista dei prodotti dolcificanti naturali avendo un potere dolcificante da 40 a 300 volte superiore a quello dello Zucchero. Secondo il Prof. F. Berrino, riprodurrebbe il meccanismo del fruttosio, inducendo i recettori intestinali ad assorbire più Glucosio.
Per ulteriori approfondimenti e possibilità di scelta nell'ambito dei dolcificanti naturali vedi il mio articolo "ALTERNATIVE NATURALI ALLO ZUCCHERO BIANCO"

CHE FARE ALLORA?
Sicuramente la prima regola da seguire ed imporsi è quella di non consumare abitualmente questi prodotti, artificiali o naturali che siano, facendo attenzione sia a non aggiungerli, se non in rare occasioni, ai cibi e alle bevande (minicompresse e dispensatori tascabili sono assolutamente DA EVITARE!); fare attenzione alla lista degli ingredienti dei prodotti alimentari e delle bevande che acquistiamo, lasciandoli sullo scaffale del negozio o del supermercato che tenta di propinarceli.
Una soluzione definitiva è quella di modificare le proprie scelte alimentari; certo quest comporta consapevolezza e conoscenza (adesso non avete scuse), attenzione negli acquisti e volontà.
D'altra parte siamo noi responsabili della nostra salute, se non siamo noi ad occuparcene chi lo dovrebbe fare?

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