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lunedì 10 giugno 2013

Maculopatie: Degenerazione Maculare e Alimentazione. La vera prevenzione si fa così.

Bene, dopo l'articolo che ho pubblicato due giorni fa, dove ho svelato un certo tipo di comportamento da parte dell'industria farmaceutica che adotta convenienti stratagemmi per orientare i propri guadagni sulle malattie oculistiche ed in particolare la Degenerazione Maculare, con questo articolo vorrei invece riportare l'attenzione su qual'è la vera possibilità di prevenzione che abbiamo per questo tipo di malattia; perchè soprattutto in età senile la capacità visiva può degenerare al punto da rendere persino ciechi le persone ultra sessantacinquenni? Il 10% della popolazione oltre i 60 anni è colpito dalla forma "secca", meno grave di quella "umida" che colpisce il 2% degli ultrasessantenni ma con una progressione più rapida.
La macula è l'interfaccia biochimica che nella retina dell'occhio trasforma la luce che la colpisce in segnale nervoso: la sua parziale distruzione provoca ovvi problemi di trasformazione dei segnali visivi che vengono a mancare o vengono distorti nella zona centrale del campo visivo.
Come al solito quando la medicina convenzionale non trova ragioni sul perchè di certe sintomatologie, il quadro diventa quello di una patogenesi multifattoriale. I fattori predisponenti sarebbero almeno quattro, ma questi, secondo me, comprendono un universo di possibilità: la genetica, l'invecchiamento, l'esposizione ad ambienti sfavorevoli e lo stile di vita. Tuttavia l'età sembra la causa favorita dalla Medicina allopatica, considerando l'invecchiamento un substrato favorevole all'instaurarsi della malattia (mi viene spontanea la domanda: perchè ci sono popolazioni longeve dove i numerosi ultracentenari non sono affetti da questa malattia? Non sono forse "vecchi" anche loro? Forse c'è differenza tra vecchio e vecchio!). Forse l'età senile raggiunta con un certo stile di vita, diciamo "disordinato", è più sotto accusa di un'età senile raggiunta con uno stile di vita sano e commisurato a delle necessità alimentari più corrette.
Alcuni studiosi hanno rilevato l'importanza del ruolo dei radicali liberi nell'evoluzione della degenerazione maculare senile: questi infatti possono distruggere o degenerare il tessuto della macula portando così il soggetto fino alla cecità. Ecco perchè gli specialisti allopatici consigliano, come forma di prevenzione, una terapia antiossidante a base di vitamine A, C ed E; mantenere il pool antiossidante ad adeguati livelli intervenendo sullo stile di vita ed eventualmente all'uso di integratori sarebbe quanto pensano di fare i medici fra le possibili soluzioni. Il grosso invece si fa, a danno avvenuto e scoperto, utilizzando i farmaci che, come abbiamo detto, stanno diventando un buon metodo per far incassare soldi alle industrie farmaceutiche che fanno anche di questa malattia un vero business.
Ma dove si trovano in natura gli antiossidanti più potenti?
Proprio quello che stai pensando: nella frutta e nella verdura.
Nel bestseller di T. Colin Campbell, "The Cina Study", le questioni vengono chiarite.
Due studi pubblicati un decennio fa e condotti da esperti ricercatori sia sulla dieta che sulle sostanze nutritive presenti nel sangue di soggetti umani, portano alla conclusione che l'alimentazione con un maggior apporto di Carotenoidi ci può proteggere dalla degenerazione maculare.

In particolare, nel primo studio, un'alimentazione ricca di vegetali colorati come i Broccoli, le Carote, gli Spinaci, il Cavolo nero, la Zucca e la Patata dolce, è stata associata a tassi inferiori di Degenerazione maculare (la massima protezione viene fornita da spinaci e cavolo nero).
I Carotenoidi contenuti soprattutto negli ortaggi a foglia verde scuro si sono dimostrati più protettivi rispetto ad altri; l'uso di integratori a base di Vitamina A, C ed E hanno invece evidenziato pochi effetti se non addirittura nulli. Le conclusioni di questo studio sono che "il rischio di degenerazione maculare può essere ridotto dell'88% semplicemente mangiando i cibi giusti".
Il secondo studio fu orientato alla misurazione degli antiossidanti nel sangue dei soggetti coinvolti; furono misurati i Carotenoidi, la Vitamina C, il Selenio e la Vitamina E. Tutte queste sostanze, ad eccezione del Selenio, erano associate a tassi inferiori di Degenerazione maculare anche se i Carotenoidi erano gli unici ad aver mostrato risultati statisticamente significativi (65-70% di riduzione).
Per concludere:
1) gli integratori, seppure antiossidanti, non hanno effetto preventivo sulla Degenerazione maculare
2) I carotenoidi sono gli antiossidanti con più potenziale preventivo
3) Il consumo di cibi ricchi di antiossidanti, soprattutto carotenoidi, può prevenire la maggior parte dei casi di cecità risultanti dalla Degenerazione maculare.

Ancora una volta una dieta ricca di cibi vegetali ci può salvare da una malattia degenerativa.





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