Dopo l'esecuzione del 1° Rito si può passare al 2° che stimolerà ulteriormente i 7 Chakra, i vortici dei centri di energia di cui ho parlato nel mio primo articolo sui 5 Riti Tibetani.
Per eseguire il 2° Rito occorre sdraiarsi a terra sul dorso e con le braccia parallele al corpo; le mani sono poste appoggiate a terra con i palmi rivolti in giù e le dita unite.
Risulterà più comodo utilizzare un tappetino con un certo spessore: i Lama usano un tappeto da preghiera che è fatto di lana e da fibra vegetale, largo 60 cm e lungo 2 m, ma ci si può accontentare di un tappetino di gomma di quelli che solitamente si usano per le pratiche Yoga; se si ha a disposizione un prato si può anche sdraiarsi direttamente a contatto con l'erba.
Una volta stesi a terra, è consigliabile mettere le mani leggermente sotto ai glutei in modo da aiutare la colonna lombare a non accentuare l'inarcamento quando si esegue il movimento di sollevamento delle gambe: in pratica è un aiuto a mantenere la schiena stesa a terra e a non concentrare lo sforzo sulla lordosi lombare.
Come si può vedere nel VIDEO, per eseguire l'esercizio si alza la testa portando il mento verso lo sterno (mantenendo le spalle appoggiate a terra) e contemporaneamente si sollevano le gambe verso l'alto fino a raggiungere i 90°, tenendole dritte con i piedi a martello. Durante questo movimento si esegue anche l'inspirazione il più profondamente possibile.
La seconda parte dell'esercizio consiste nel ritorno alla posizione di partenza appoggiando la testa e contemporaneamente le gambe tese, a terra.
Durante questo movimento si esegue l'espirazione.
Si possono rilassare i muscoli prima di ripetere l'esercizio e respirare profondamente tra una ripetizione a l'altra. Quanto più profonda sarà la respirazione e tanto meglio sarà.
Naturalmente all'inizio non tutti riescono ad eseguire il rito alzando le gambe completamente dritte; non c'è problema! Le gambe all'inizio possono anche essere sollevate portando solo le ginocchia in alto a perpendicolo sul bacino; con il tempo arriverà l'energia per alzarle dritte. Questo modo di eseguire il 2° rito può essere utilizzato anche come allenamento per l'esecuzione del rito in modo completo.
Quando si sarà raggiunto un buon livello di pratica, il movimento di innalzamento di testa e gambe può essere fatto senza pausa e rilassamento, addirittura senza posare le gambe a terra, in modo continuato e ritmato. La respirazione deve sempre essere eseguita come indicato sopra.
La posizione finale di riposo consiste nel piegare le gambe appoggiando le ginocchia l'uno contro l'altro e rimanere in posizione fino a quando il respiro ha ripreso il ritmo normale da riposo.
Letture consigliate
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Una volta stesi a terra, è consigliabile mettere le mani leggermente sotto ai glutei in modo da aiutare la colonna lombare a non accentuare l'inarcamento quando si esegue il movimento di sollevamento delle gambe: in pratica è un aiuto a mantenere la schiena stesa a terra e a non concentrare lo sforzo sulla lordosi lombare.
La seconda parte dell'esercizio consiste nel ritorno alla posizione di partenza appoggiando la testa e contemporaneamente le gambe tese, a terra.
Durante questo movimento si esegue l'espirazione.
Si possono rilassare i muscoli prima di ripetere l'esercizio e respirare profondamente tra una ripetizione a l'altra. Quanto più profonda sarà la respirazione e tanto meglio sarà.
Naturalmente all'inizio non tutti riescono ad eseguire il rito alzando le gambe completamente dritte; non c'è problema! Le gambe all'inizio possono anche essere sollevate portando solo le ginocchia in alto a perpendicolo sul bacino; con il tempo arriverà l'energia per alzarle dritte. Questo modo di eseguire il 2° rito può essere utilizzato anche come allenamento per l'esecuzione del rito in modo completo.
Quando si sarà raggiunto un buon livello di pratica, il movimento di innalzamento di testa e gambe può essere fatto senza pausa e rilassamento, addirittura senza posare le gambe a terra, in modo continuato e ritmato. La respirazione deve sempre essere eseguita come indicato sopra.
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