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lunedì 25 febbraio 2013

Il Potere di Autoguarigione: alleato contro le Malattie del Benessere

Nel cosiddetto Occidente industrializzato la maggior parte di noi vive una vita in uno stato di pura inconsapevolezza. Ci siamo dimenticati del nostro potere di autoguarigione; presi nel turbinio della vita moderna, una vita programmata fin dal primo giorno di scuola, non abbiamo il tempo per pensare alla nostra salute perchè ci hanno insegnato che della nostra salute se ne deve occupare un medico della medicina convenzionale (la convenzione vuole infatti che sia la medicina allopatica, la peggiore che esista!) e solo lui può fare diagnosi (sperando che l'azzecchi! tanto che l'azzecchi o no la lobby medica riuscirà sempre a non farlo finire in galera), prescrivere farmaci (mi spiace tanto per quelli che ci cascano) oppure ordinare esami specialistici (associazione lobbistica per confutare le diagnosi e incutere terrore nel paziente).  Qualcuno si occupa di fare in modo che restiamo inconsapevolmente convinti che eliminati i sintomi (se ti va bene!) con un qualche farmaco significa stare bene, essere in salute (sintomi quasi sempre annullati da qualche molecola sintetica assolutamente estranea alla biochimica del nostro corpo) e combattiamo affinchè "tutto sia pagato dal Sistema Sanitario Nazionale" nella malaugurata  ipotesi che qualche accidenti ci salti addosso e ci faccia sentire i "soliti sfigati"! Ti senti quando dici: proprio a me doveva capitare, a me che non ho neanche il tempo di respirare!?
Non ci occupiano della nostra alimentazione, trascuriamo l'ambiente in cui viviamo, non ci fermiamo a fare nessuna considerazione sullo stile di vita che conduciamo, non siamo consapevoli dello stress cui siamo sottoposti per la maggior parte della nostra esistenza dai 6 ai 66/67 anni (finchè non cambieranno ancora le regole previdenziali); ci basta il tram tram quotidiano e, zitti muti, conduciamo una vita da "sfigati veri" pensando che sia tutto qui. Tuttavia tutto ciò è conforme al condizionamento ricevuto (perciò crediamo all'illusione che sia così che deve andare): un'occupazione, il conto in banca, una famiglia con 2 figli (chi se li può permettere), la bella macchina, le vacanze agli atolli Maldiviani (anche se c'è la Sardegna a un tiro di sputo), le cene esagerate con gli amici, .... e poi: sto male, che sfiga, proprio a me! va bé, ma ci deve pensare il medico (perchè mai pago i contributi al sitema santario se quando sto male non c'è qualcuno che ci pensa? ne ho il diritto!).
E così abbiamo dimenticato che il nostro corpo (creato ad immagine e somiglianza di un essere perfetto) ha anche il potere della perfezione, capace di mantenersi in perfetta salute purchè lo si rispetti e vengano rispettate le doverose regole di un viver sano in un ambiente più naturale e salutare. Non ci si può imbottire di cibi e bevande spazzatura, vivere in un ambiente ormai ostile (sebbene sia voluto da noi), non rispettare il bisogno di riposo del nostro corpo, vivere in continuo stato di stress e pensare che tutto vada bene. Non posso pensare che quell'essere perfetto che ha creato l'essere umano lo abbia fatto con questi scopi distruttivi. Ci raccontano la grande balla delle mutazioni genetiche che provocano un sacco di malattie, di cui ancora non si sa altro che, prima o poi, ti fanno crepare; vendono azalee e arancie per sostenere le ricerche per quei pochi risultati che ogni 5 anni vengono sbandierati incutendo la speranza che "quasi ci siamo, ma ci vogliono ancora 5 anni". Non ci sveleranno mai che questa è la grande illusione (quindi la truffa) della vita occidentale che porta la nostra salute alla completa rovina.
Perchè l'annientare il potere di autoguarigione è così importante? Te lo devo spiegare? Pensa a cosa succederebbe se ognuno avesse sempre con sè il potere di autoguarigione senza il bisogno di medici e di farmaci: stai già pensando che in Italia risparmieremmo miliardi di euro perchè non avremmo bisogno del SSN (sitema sanitario nazionale) con tutti gli ospedali, le cliniche e le altre strutture sanitarie che gli marciano dietro (lo scandalo del San Raffaele, con la sua magnifica cupola costata chissà quanti inutili soldi, è solo un piccolo esempio); stai pensando che le imprese del farmaco dovrebbero licenziare centinaia di migliaia di lavoratori (solo in italia); stai pensando che i poveri farmacisti dovrebbero chiudere i battenti. Pensa invece che questi tre elementi, SSN, imprese del farmaco e farmacisti, forse ogni giorno puntano i loro sforzi e la loro creatività (nonchè menefreghismo e creatività per ottenere esattamente il contrario di quello che vorresti tu) per fare in modo che non succeda. Lo vedi che la tua salute è un Buniness? Un vero affare credimi, celato sotto lo slogan di "impegno per la salute dei cittadini" (ai quali prima o poi metteremo una protesi anche se non serve) e il protezionismo che si crea attorno a queste strutture funziona alla perfezione!
Ma se dall'altra parte c'è qualcuno che vuole che la nostra salute (salute?) sia sotto il loro controllo, perchè non svegliarsi da questo torpore, che dura da 100 anni o più, e diventare medici di noi stessi con la sola prescrizione possibile che è quella di riprendersi il potere di autogurigione. Non è impossibile, molti Grandi lo hanno dimostrato e fra questi anche Catherine Kousmine che con il suo metodo ci insegna a riappropriarsi di questo potere, guarda caso cambiando drasticamente le nostre abitudini di vita, guarda caso con mezzi e prodotti che sono solo naturali. Quasi 90 anni fa aveva intuito che le malattie degenerative, le malattie dell'epoca moderna avrebbero preso il sopravvento se non si fosse posto rimedio allo stile di vita della società indistrializzata. Oggi infatti abbiamo raggiunto finalmente il "punto di sorpasso": cos'è il punto di sorpasso? io lo chiamo così, sai oggi finalmente i morti nel cosiddetto occidente e per il cosiddetto benessere superano i morti che, nel cosiddetto terzo mondo, muoiono per fame!
Allora dove sta il benessere? dove sta la salute? dove sta la civiltà?
Non è pessimismo, è voglia di risveglio!

lunedì 18 febbraio 2013

NO ai Lager della morte, i lager fantasma

Vorrei fare una pausa dopo i precedenti artricoli che sembrano di tutt'altro carattere rispetto a quello che sto per scrivere; invece quando avrai letto tutto ciò che segue cambierai opinione se avrai capito il senso vero del mio articolo (o meglio, mi scuso: spero di riuscire a farlo capire).
I lager fantasma sono tutti quei luoghi pieni di energia negativa che si nutrono di morte, del piacere di allevare per poi uccidere per uno scopo qualsiasi ma poco nobile e altrettanto inutile. Nessuno li vede eppure esistono e sono numerosi; ecco perchè li definisco fantasma.
L'essere umano che si crede d'essere al centro dell'Universo, pieno di sè nella convinzione che lo illude, ma con tutti i limiti di cui è certamente inconsapevole, si prende l'autorità di mettere in gabbia suoi simili (non parlo di esseri umani ma di esseri viventi forse anche non meno evoluti dell'essere umano, chissà?, quelli che chiamiamo animali; e su questa affermazione possiamo fare numerose considerazioni, ognuna valida per quanto la si possa accettare sempre a causa dei nostri limiti misconosciuti); crescerli con apparente amore vestito di odio che si maschera con l'illusione della necessità di alimentarsene, di sperimentare per il bene della salute e o il sacrificio in onore della scienza.
Questi luoghi nascosti che sono sempre lontani dai sensi dei non addetti ai lavori, forse perchè in fondo c'è la volontà di evitare il risveglio di emozioni o peggio, e molto più terra terra, per evitare che qualcuno possa reclamare per l'odore, il rumore, le urla di terrore e tutto quello che noi esseri umani non riusciamo a percepire ma che sicuramente coloro che nei lager fantasma ci nascono, ci vivono e ci muoiono conoscono in prima persona. O forse perchè si sà che in fondo all'animo, o di quello che dell'animo ci rimane, tutto ciò ha un velo di proibito e che è meglio non vederlo, non sentirlo e non sapere.
Ogni volta che vedo un servizio televisivo, immagini o video, su questi allevamenti lager non riesco a non incrociare lo sguardo di un ospite "destinato" (una mucca, un vitello, un maiale, una scimmia, un cane, un gatto o altri) e non riesco a non interpretare quello sguardo come un appello: "ma che bisogno c'è di farci questo, e se foste voi al mio posto?" 
Non riesco a non pensare che questi nobili ospiti capiscono invece perfettamente per quale motivo si trovano dove sono e sanno che non possono sfuggire o che li salverà solo il loro sacrificio; non riesco nemmeno a non pensare che forse hanno compassione di chi li tortura perchè sono più evoluti di noi, ma noi non lo sappiamo semplicemente perchè non possiamo percepire i loro pensieri e le loro emozioni (credimi solo per un istante: chi l'ha detto che la nostra mente sia il risultato di una evoluzione e non sia invece una devoluzione della specie? che non sia invece il limite che ci porta tanta sofferenza! e sappiamo quanta ce ne porta!).
Ora, è vero che tutto ciò è necessario?

domenica 17 febbraio 2013

La Psoriasi: una malattia della pelle?

Come promesso nell'articolo di ieri oggi pubblico i dettagli più importanti che identificano la Psoriasi. Non essendo medico non credo alla Psoriasi come ad  una malattia anche se per semplicità spesso viene citata anche qui come una malattia. Secondo la Naturopatia ogni sintomo è la manifestazione di uno squilibrio più generale e più profondo che si manifesta con uno o più sintomi che la medicina allopatica raggruppa ed etichetta con il termine di malattia e gli conferisce un nome, in questo caso "Psoriasi".
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Massimo Bianchessi

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"Questa malattia conosciuta fin dall'antichità e spesso confusa con la Lebbra, era già citata in scritti di epoca Egiziana e Romana ma se ne hanno notizie perfino da siti archeologici con ritrovamenti di documenti che ne comprovano la sua esistenza in epoche remote. La patologia è di tipo cronico e recidivante, non infettiva, quindi non trasmissibile per contatto e per uso comune di oggetti, con periodi più o meno lunghi di remissione dei sintomi a causa anche delle differenti "situazioni" a cui il malato è sottoposto. Questo significa che l'individuo affetto da psoriasi ha la possibilità di andare incontro alla malattia nell'arco di tutta la vita, con possibili fasi di remissione clinica delle manifestazioni e di successive riacutizzazioni se un approccio terapeutico radicale e le buone abitudini di vita non vengono messi in atto, consolidati e mantenuti.
 
La psoriasi è una malattia che interessa dal 2 al 4 % della popolazione mondiale. In genere si manifesta più frequentemente tra i 10 e i 40 anni con picchi durante la pubertà, ma non è raro che insorga anche in altre età. Colpisce più frequentemente gli individui dei paesi a forte sviluppo industriale, senza differenza tra maschi e femmine; nelle popolazioni del Nord Europa arriva ad interessare quasi il 5% degli abitanti (Norvegia) mentre è notevolmente più rara in Africa e Asia, nella razza nera, negli indiani d’america e negli eschimesi. Si stima che in Europa vi siano circa 12,5 milioni di individui affetti, mentre in Italia sono oltre 1.500.000.

Questa dermatosi si manifesta generalmente con la comparsa di chiazze arrossate, ricoperte in superficie da squame biancastre sovrapposte in più strati.

sabato 16 febbraio 2013

Come sono guarito dalla Psoriasi

Con l'articolo di mercoledì 14 Febbraio ho inaugurato questo blog dedicandolo a Catherine Kousmine. L'articolo terminava con una l'introduzione all'intuizione che mi ha permesso di accedere al metodo naturale con il quale sono guarito dalla Psoriasi. Se leggi questo articolo e sai cos'è la Psoriasi o ne sei affetto non c'è bisogno di dirti di cosa si tratta e quanto sia fastidiosa; non sei l'unico, pensa che quasi 2 milioni di persone solo in Italia ne sono affette . Se invece non sai cos'è la Psoriasi, buon per te! ma se sei interessato a saperlo perchè "...non si sa mai", oppure perchè sicuramente conosci qualcuno che ne soffre, nel prossimo post te lo spiego nei dettagli: è un appuntamento!
Bene, per tornare a me, dicevo che ebbi l'intuizione quando vidi il titolo del libro "Salvate il vostro corpo", scritto dalla stessa D.ssa Kousmine: fui decisamente attratto dai contenuti che fino ad allora neanche potevo immaginare e fui talmente convinto delle argomentazioni che riporta nel suo libro, a giustificazione del perchè esistono le malattie degenerative, al punto che non riuscii a distogliere i miei pensieri da questa considerazione: perchè le malattie degenerative devono per forza essere solo le solite che si considerano così gravi da portare persino al decesso (Cancro, Sclerosi Multipla, SLA, ecc ecc), e invece la Psoriasi non è considerata tale? Forse perchè difficilmente porta al decesso? o forse perchè la Psoriasi la vedi mentre il Cancro e le altre malattie degenerative no? In fondo anche della Psoriasi ancora non si conosce la genesi (tante ipotesi per arrivare ad aggiungere una nuova cura farmacologica alle già numerose, ma nessuna che c'azzecca!), così come per tutte le malattie degenerative che ancora non è possibile curare (per "curare" intendo "guarire").
Comunque, decisi di seguire e mettere in pratica il Metodo Kousmine: perchè non provarci, pensai, è così semplice e facile da mettere in pratica che mi manca solo di iniziare il primo passo per iniziare un percorso di ricerca, di sperimentazione, di apprendimento, di conferme e di risultati (sulla facilità non c'è dubbio ma potremmo discutere sulla volontà e capacità di applicarlo come stile di vita, sulla costanza nel mantenerlo nel tempo; non perchè sia difficile ma perchè è un cambiamento di abitudini decisamente non consueto che necessita certamente di una forte motivazione. Ma chi ha una malattia degenerativa, di quale altra motivazione necessita per cambiare stile di vita?).

giovedì 14 febbraio 2013

Dedicato a Catherine Kousmine

Dr.ssa Catherine Kousmine
Non so se l'apertura di un blog si dedica a qualcosa o a qualcuno, io lo faccio perchè a questa donna, la Dottoressa Catherine Kousmine, devo molto anche se non l'ho mai conosciuta.
Non avrei potuto cominciare senza questa dedica. 
Per chi ancora non ha avuto il piacere di conoscere chi era, la Dottoressa Kousmine, di origine russa e naturalizzata svizzera, vissuta tra il 1904 e il 1992, era laureata in Matematiche speciali a Losanna, preparando così la sua formazione logica che sicuramente le servì per il prosieguo della sua carriera come medico di successo; infatti nel 1928 ottenne anche il diploma professionale federale della Facoltà di Medicina di Losanna e dal '36 al '46 svolse ricerche sul progressivo diffondersi delle malattie degenerative prima con il Prof. Guido Fanconi, di fama internazionale, e successivamente per proprio conto. In questo secondo periodo giunse all'intuizione fondamentale per cui diventò "famosa": l'alimentazione può essere utilizzata come terapia per riportare in equilibrio un corpo minacciato o distrutto dagli elementi tossici e inquinanti presenti nel mondo moderno. Ci pensi? a quei tempi di cosa già parlava un genio come la Kousmine? Sai come arrivò alla sua intuizione dettata dalla sua logica acquisita con i suoi studi matematici? Eccovi una breve storia che vi chiarirà le idee