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domenica 17 febbraio 2013

La Psoriasi: una malattia della pelle?

Come promesso nell'articolo di ieri oggi pubblico i dettagli più importanti che identificano la Psoriasi. Non essendo medico non credo alla Psoriasi come ad  una malattia anche se per semplicità spesso viene citata anche qui come una malattia. Secondo la Naturopatia ogni sintomo è la manifestazione di uno squilibrio più generale e più profondo che si manifesta con uno o più sintomi che la medicina allopatica raggruppa ed etichetta con il termine di malattia e gli conferisce un nome, in questo caso "Psoriasi".
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"Questa malattia conosciuta fin dall'antichità e spesso confusa con la Lebbra, era già citata in scritti di epoca Egiziana e Romana ma se ne hanno notizie perfino da siti archeologici con ritrovamenti di documenti che ne comprovano la sua esistenza in epoche remote. La patologia è di tipo cronico e recidivante, non infettiva, quindi non trasmissibile per contatto e per uso comune di oggetti, con periodi più o meno lunghi di remissione dei sintomi a causa anche delle differenti "situazioni" a cui il malato è sottoposto. Questo significa che l'individuo affetto da psoriasi ha la possibilità di andare incontro alla malattia nell'arco di tutta la vita, con possibili fasi di remissione clinica delle manifestazioni e di successive riacutizzazioni se un approccio terapeutico radicale e le buone abitudini di vita non vengono messi in atto, consolidati e mantenuti.
 
La psoriasi è una malattia che interessa dal 2 al 4 % della popolazione mondiale. In genere si manifesta più frequentemente tra i 10 e i 40 anni con picchi durante la pubertà, ma non è raro che insorga anche in altre età. Colpisce più frequentemente gli individui dei paesi a forte sviluppo industriale, senza differenza tra maschi e femmine; nelle popolazioni del Nord Europa arriva ad interessare quasi il 5% degli abitanti (Norvegia) mentre è notevolmente più rara in Africa e Asia, nella razza nera, negli indiani d’america e negli eschimesi. Si stima che in Europa vi siano circa 12,5 milioni di individui affetti, mentre in Italia sono oltre 1.500.000.

Questa dermatosi si manifesta generalmente con la comparsa di chiazze arrossate, ricoperte in superficie da squame biancastre sovrapposte in più strati.
Le chiazze si presentano più frequentemente in forma rotondeggiante, con i bordi ben definiti e le dimensioni variabili da pochi millimetri fino a diversi centimetri. L'eruzione psoriasica si distribuisce di solito simmetricamente nelle due metà del corpo mostrando quasi sempre una spiccata predilezione per certe sedi. Fra queste le più preferite sono il lato estensorio delle articolazioni dei gomiti e delle ginocchia ed il cuoio capelluto; queste regioni frequentemente sono interessate da sole quando la malattia inizia subdolamente e nelle forme leggere e circoscritte. In queste sedi si vede facilmente persistere o ripresentarsi qualche chiazza psoriasica anche dopo che, con una cura opportuna, siano stati corretti i fatti eruttivi nelle altre parti del corpo.

Oltre a queste regioni sono frequentemente colpite la regione sacrale, e, senza punti preferenziali, il resto del tronco; piuttosto raramente è colpita la faccia; raramente, e di solito soltanto quando l’eruzione è molto diffusa, anche il palmo della mano e la pianta dei piedi ne sono colpiti. Al cuoio capelluto è per lo più abbondante la desquamazione a lamine bianche micacee o argentee, desquamazione che nei casi tipici è raccolta in chiazze ben circoscritte, ma qualche volta occupa diffusamente buona parte del capo senza che si distinguano bene i contorni delle singole chiazze. Tuttavia questi contorni si vedono bene solitamente ai confini del cuoio capelluto perché l'eruzione psoriasica si estende un poco oltre ai limiti dei capelli, sulla fronte, sulle tempie, dietro le orecchie, dove spicca per il rilievo squamoso circondato per lo più da un alone di colorito roseo vivace. 

Per quanto la psoriasi colpisca tipicamente il cuoio capelluto, essa non determina praticamente mai la perdita dei capelli. Se anche ci dovesse essere una perdita di capelli dovuta al grattamento e alla desquamazione violenta, successivamente alla remissione dei sintomi locali, i capelli tornano a ricrescere a meno che la lesione abbia interessato la parte profonda della cute.

La sintomatologia psoriasica può inoltre colpire qualsiasi zona compresa quella genitale; molto rara invece è la localizzazione al viso che ho avuto modo comunque di vedere da vicino su un soggetto e constatare quanto possa essere invalidante dal punto di vista psicologico.

Oltre che la pelle la psoriasi può coinvolgere alcune articolazioni, in particolare quelle delle mani, piedi, colonna vertebrale e bacino; si parla in questo caso di artropatia psoriasica. Un terzo circa dei pazienti con psoriasi sviluppano nel corso della vita anche una forma di artrite detta artrite psoriasica.

Nella maggior parte dei casi non viene riferito alcun sintomo, a parte talora prurito molto variabile da persona a persona. Generalmente la psoriasi non è una malattia pruriginosa; il prurito è frequente nella psoriasi del cuoio capelluto e della regione ano-genitale; esso insorge anche nelle persone più nervose.

La psoriasi, seppure non mortale e generalmente non grave, incide molto sulla vita del paziente : da un lato è soggetta a remissioni e a riapparizioni anche a distanza di anni con possibili disturbi non indifferenti sullo stato psichico, sulla vita affettiva e professionale, dall'altro a causa dell' aspetto estetico delle lesioni, spesso visibili da altre persone, si possono creare condizionamenti psicologici che influiscono negativamente sulla vita sociale.

Vi sono varie forme di psoriasi: la cosiddetta volgare e a placche è la forma più comune ed è caratterizzata dalla presenza di chiazze rosse e rilevate di varia forma e grandezza, rotondeggianti, chiaramente delimitate ai bordi, ricoperte di squame secche di colore bianco argenteo facilmente staccabili. La forma guttata o eruttiva è caratterizzata da lesioni papulose che compaiono improvvisamente dopo un’infezione acuta streptococcica. Colpisce soprattutto bambini e giovani adulti ed ha un decorso acuto.

La forma pustolosa caratterizzata dalla comparsa di numerose pustole a capocchia di spillo (ovvero piccole bollicine ripiene di pus) sulle chiazze eritematose; la forma inversa o invertita è invece la psoriasi delle grandi pieghe, le cui localizzazioni sono inverse rispetto ai gomiti, alle ginocchia e al dorso ed è caratterizzata da aree eritematose in corrispondenza delle pieghe cutanee con scarsa componente desquamativa, possibili fissurazioni ma intensa infiammazione. Le sedi sono le ascelle, l’inguine e le regioni sottomammarie, ombelico e glutei. La psoriasi infantile può colpire il cuoio capelluto, il volto, in particolar modo le palpebre e la sede del pannolino con delle forme cliniche da volgare a guttata e invertita. La forma eritrodermica che si manifesta con febbre, intensa infiammazione e desquamazione, tendente ad interessare l'intero mantello cutaneo. La forma di artrite psoriasica in cui si associa il dolore articolare e, in alcuni casi, osteolisi e anchilosi, con decorso cronico e invalidante.

Spesso alle varie forme di Psoriasi si associano lesioni ungueali, l'onicopatia psoriasica, causando caratteristiche modificazioni: le lamine ungueali possono apparire crivellate da minuscole depressioni, il solco che ospita l'unghia, può risultare fortemente ispessito e attraverso la lamina si possono osservare tipiche chiazzette di colore aranciato.

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