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giovedì 18 aprile 2013

Il Soffritto con l'Olio? NO GRAZIE! L'alternativa c'è.

Il Soffritto in cucina si può fare senza Olio?
Come ho già avuto modo di rilevare più volte nei miei articoli, gli oli non vanno scaldati: se penso che li vado a cercare apposta spremuti a freddo e biologici per acquistarli e poter usufruire delle proprietà nutritive eccezionali che questi alimenti hanno in sè (abbiamo parlato di acidi grassi polinsaturi, Omega 3, 6, vai a cercare gli articoli nell'archivio, ce ne sono di molto interessanti), non cadrò sicuramente nell'errore di metterli in padella; le proprietà nutritivie più importanti si perderanno appena la temperatura dell'olio supererà i 40°C (ci vuole un attimo!) e gli acidi grassi insaturi non sono più assorbibili, vale a dire che l'olio è morto.
Una volta superati i 40°C la temperatura salirà repentinamente e senza pietà per tutto quello che c'è in padella: olio e cipolla, il minimo indispensabile per un soffritto che dà inizio magari ad una straordinaria preparazione culinaria, sono comuni ingredienti per questa base ma ci potrebbe essere dell'altro come sedano, carota e altro.
E' vero che l'Olio di Oliva ExtraVergine è l'Olio che meglio sopporta la frittura, e le fonti che ne parlano sono numerose: persino il Ministero della sanità lo considera l'olio alimentare più stabile. Ma i dati realtivi al "punto di fumo", cioè alla temperatura oltre la quale l'olio inizia la sua decomposizione, sono contrastanti e non si sa a chi dar retta; giustamente come si legge in Wikipedia forse le informazioni sull'usabilità degli oli per friggere sono guidate più da motivi di marketing che altro e pochi sapranno distinguere l'informazione truffaldina rispetto alla realtà.
La cosa più importante però è che la decomposizione degli oli comporta la formazione di prodotti tossici fra cui l'acroleina, sostanza tossica e accertata cancerogena, ma anche i cattivi e dannosissimi grassi "trans", sicuri responsabili della maggior parte delle malattie del sistema cardiovascolare.