Nel mio ultimo articolo sui Germogli autoprodotti ho dato tutte le indicazioni utili per costruirsi da soli un germogliatore a costo ZERO. In questo articolo ho inserito anche tutti i link agli articoli relativi all'autoproduzione dei Germogli; mi resta ora ancora un punto da trattare ed è quello relativo alla produzione di quelli che definisco "semi difficili".
Perché? esistono semi facili e semi difficili?
Si: finora ho trattato l'argomento riferendomi alle tecniche per autoprodurre i semi facili (vai a vedere gli articoli QUI ), quei semi che, con un semplice ammollo e una cura relativamente poco impegnativa, ci permettono di avere dei germogli pronti al consumo in modo molto semplice. Non che per i semi difficili occorrano cure particolarmente gravose o altrettanto difficili, ma semplicemente perché occorre una procedura leggermente diversa e che richiede una piccola attenzione in più.
Sono sicuro però che un appassionato utilizzatore di germogli vuole sapere tutto e quindi anche come si producono i germogli da "semi difficili."
Quali sono i semi difficili? Sono quelli che quando vengono bagnati producono una mucillagine tutt'attorno al seme e si rigonfiano: semi di lino, basilico, crescione e rucola ad esempio (cito quelli che vale la pena di produrre per il loro potere nutrizionale).
I semi di Lino ad esempio se li lasciate in ammollo per lungo tempo si rigonfiano e creano una mucillagine, cosa che li rende utili, in questo modo, per essere assunti con lo scopo di stimolare la peristalsi intestinale e quindi l'evacuazione delle feci; utile pratica per chi soffre di stitichezza.
Dovremo quindi evitare che i semi si rigonfino ma nello stesso tempo dovremo garantir loro l'umidità sufficiente e costante per germogliare.
Ecco come fare:
1) ammollare i semi per una decina di minuti, quindi sciacquarli con acqua fresca
2) trasferire i semi nella vaschetta del germogliatore
3) nei giorni successivi spruzzare i semi con poca acqua (ci può aiutare uno spruzzino/nebulizzatore pulito); si utilizza poca acqua, meno se ne usa e meglio è poiché la mucillagine che si forma attorno ai semi è già sufficiente per mantenere l'umidità ma non va fatta regredire o riassorbire. Questa pratica deve essere fatta solo fino a quando spunta il germoglio
4) a questo punto si procede bagnando di più i germogli ma gradualmente, arrivando ai normali dosaggi di acqua solo quando i germogli sono praticamente pronti per il consumo.
Il tempo necessario per produrre questi germogli va dagli 6 ai 10 giorni: sembrano tanti? Per chi ama questi alimenti ed ha una autoproduzione costante di semi in casa, troverà la pazienza per aspettare il tempo necessario per poi gustare anche questi utili germogli da "semi difficili".
BUONA SALUTE per tutto il NUOVO ANNO!
Perché? esistono semi facili e semi difficili?
Si: finora ho trattato l'argomento riferendomi alle tecniche per autoprodurre i semi facili (vai a vedere gli articoli QUI ), quei semi che, con un semplice ammollo e una cura relativamente poco impegnativa, ci permettono di avere dei germogli pronti al consumo in modo molto semplice. Non che per i semi difficili occorrano cure particolarmente gravose o altrettanto difficili, ma semplicemente perché occorre una procedura leggermente diversa e che richiede una piccola attenzione in più.
Sono sicuro però che un appassionato utilizzatore di germogli vuole sapere tutto e quindi anche come si producono i germogli da "semi difficili."
Quali sono i semi difficili? Sono quelli che quando vengono bagnati producono una mucillagine tutt'attorno al seme e si rigonfiano: semi di lino, basilico, crescione e rucola ad esempio (cito quelli che vale la pena di produrre per il loro potere nutrizionale).
I semi di Lino ad esempio se li lasciate in ammollo per lungo tempo si rigonfiano e creano una mucillagine, cosa che li rende utili, in questo modo, per essere assunti con lo scopo di stimolare la peristalsi intestinale e quindi l'evacuazione delle feci; utile pratica per chi soffre di stitichezza.
Dovremo quindi evitare che i semi si rigonfino ma nello stesso tempo dovremo garantir loro l'umidità sufficiente e costante per germogliare.
Ecco come fare:
1) ammollare i semi per una decina di minuti, quindi sciacquarli con acqua fresca
2) trasferire i semi nella vaschetta del germogliatore
3) nei giorni successivi spruzzare i semi con poca acqua (ci può aiutare uno spruzzino/nebulizzatore pulito); si utilizza poca acqua, meno se ne usa e meglio è poiché la mucillagine che si forma attorno ai semi è già sufficiente per mantenere l'umidità ma non va fatta regredire o riassorbire. Questa pratica deve essere fatta solo fino a quando spunta il germoglio
4) a questo punto si procede bagnando di più i germogli ma gradualmente, arrivando ai normali dosaggi di acqua solo quando i germogli sono praticamente pronti per il consumo.
Il tempo necessario per produrre questi germogli va dagli 6 ai 10 giorni: sembrano tanti? Per chi ama questi alimenti ed ha una autoproduzione costante di semi in casa, troverà la pazienza per aspettare il tempo necessario per poi gustare anche questi utili germogli da "semi difficili".
BUONA SALUTE per tutto il NUOVO ANNO!
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