I "
Farmaci da Banco", i cosiddetti
OTC (Over The Counter) del continente americano, quelli che si possono acquistare senza ricetta medica in Farmacia, e nei supermercati, facendone richiesta anche al semplice commesso che si presenta dietro al banco della Farmacia, oppure servendosi da soli, erano molto spesso farmaci che tempo addietro potevano essere dispensati solo dietro
presentazione di ricetta medica. Notoriamente contengono
vecchie molecole con una specifica attività e spesso con una lunga storia alle spalle. Di questi farmaci si sa spesso molto, ma forse non tutto quello che c'è da sapere: forse molti effetti collaterali non sono mai stati notificati perchè non faceva comodo averli in lista nel cosiddetto
Bugiardino (quel foglio spesso enorme, scritto con caratteri piccoli piccoli, molte volte più piccoli di quanto sia necessario per evidenziare tutto ciò che c'è da sapere, e che si trova in tutte le confezioni di farmaci. A proposito
se dicesse tutta la verità non si chiamerebbe Bugiardino, termine coniato da tempo nell'ambiente "farma" per identificare la qualità del contenuto di questo documento obbligatorio per legge).
Questi farmaci, o almeno queste molecole, nella loro storia hanno visto molto, sia di ciò che fanno di "benefico" (alleviare sintomi! e sempre che "alleviare sintomi" sia davvero un beneficio), sia dei danni che per anni hanno fatto a molte persone per i loro effetti collaterali. Pensate quante volte nella storia di un farmaco sarà stato prescritto erroneamente e quali danni (spesso anche mortali) può aver causato. Non è una novità, spero per voi, che le
statistiche delle cause di morte nel mondo vedono ai primi posti (se non al primo posto assoluto), proprio i decessi dovuti alla MalaAttività sanitaria, nella quale gli
effetti collaterali da farmaci e le erronee prescrizioni sono solo due delle voci che la compongono; purtroppo però questa voce causa moltissimi decessi ed i medici responsabili non sono, purtroppo, del tutto perseguiti;
la maggior parte delle cause di questi decessi infatti non emerge e i parenti delle vittime, ignari, non procedono nelle cause legali, e questi casi vengono esclusi dalle statistiche dei decessi per malasanità (furbi vero?)
Nonostante questo quadro a dir poco deprimente, e sicuramente preoccupante, si permette alle Industrie farmaceutiche di fare
libera pubblicità di Farmaci sulle reti televisive; cito questo mezzo mediatico perchè credo che sia il più incisivo e diretto, ma le pubblicità di Farmaci da banco si fanno regolarmente su riviste e giornali quotidiani di ogni tipo.
Ancora peggio quando si pubblicizzano le
confezioni "Famiglia", così ne puoi avere una bella scorta in casa e se vuoi prenderli tutti in una volta sola ti puoi anche suicidare, ma questo non sarebbe colpa di nessun altro che .. tua.
Il lato che ritengo meno etico ti tutto ciò è che gli aspetti ritenuti benefici vengono, ovviamente, ben evidenziati (sembra che il farmaco faccia effetto immediatamente anche con una minima dose, vedi la signora che si mette una virgola di pomata sul ginocchio e .. voilà, si alza e può andare in bicicletta); al contrario, invece, il fatto che il farmaco potrebbe avere
effetti collaterali anche molto gravi, è l'ultimo avviso che viene dato frettolosamente al termine dello spot, oppure tale avvertenza è scritta in piccolo sotto allo spot mentre scorre (
e chi lo vede? solo io!).
Questo lo ritengo grave: secondo me, sempre che si decida che lo spot sia da fare, l'avvertenza che il farmaco potrebbe dare effetti collaterali, anche gravi, dovrebbe essere detta chiaramente all'inizio dello spot, ad esempio: "
Il farmaco che stiamo pubblicizzando ha una lunga storia di effetti collaterali vari, tra cui alcuni che possono essere anche molto gravi,
come ....."; oppure "
Il Farmaco che pubblicizziamo potrebbe dare i seguenti effetti collaterali gravi: ..... "
Ve lo immaginate? No? Io si, le Industrie Farmaceutiche non accetterebbero mai di fare spot di questo tipo, sapendo bene che sarebbero soldi spesi male per le loro finanze, infatti:
chi comprerebbe il loro prodotto? E siccome sono Loro che dettano legge, fanno ciò che vogliono.
Se così fosse, sebbene il divieto di pubblicità del farmaco da banco non sussisterebbe, nessuno utilizzarebbe uno spot per indurre persone ad
acquistare un farmaco, tutto sommato senza il parere del medico. Perchè dico
"senza il parere del medico"? La Medicina Allopatica e le leggi del nostro paese Vietano, dico
VIETANO SEVERAMENTE, a chiunque, di fare prescrizioni mediche, a meno che non vengano fatte da medici, laureati in Medicina e Chirurgia, iscritti all'Albo professionale dei Medici (quello che quando fai cazzate, leggi "vai contro i dettami delle sue regole" imposte, ti cacciano e quando ammazzi persone ti salvano); bene, a mio avviso
la pubblicità induce all'autoprescrizione (d'accordo, senza ricetta! ma che c'entra?) cosa che ritengo assolutamente pericolosa e contraria ad una presunta deontologia del cosiddetto Albo Professionale; vista la tipologia di Farmaci che vengono pubblicizzati e visto che si sa bene che potrebbero provocare "
EFFETTI COLLATERALI ANCHE GRAVI" ciò non dovrebbe essere permesso dal codice etico stesso dei Medici.
Senza offese, ma vi pare che la gente sia mediamente preparata ad autoprescriversi un farmaco? Non stiamo parlano del callifugo, o dell'antiragade, stiamo parlando anche di
antinfiammatori, di antidolorifici, di antifungini, di antipiretici, che di effetti collaterali anche gravi ne hanno parecchi.
Il mio parere è dunque questo: come al solito la Lobbie del Farmaco, grazie alle montagne di soldi che può permettersi di spendere, è riuscita a farsi riconoscere dal Ministero della Sanità (
vergogna!) la possibilità di pubblicizzare farmaci in TV e nei canali mediatici più incisivi. Tanto per non smentirmi sappiate che i Farmaci sono in testa alla classifica dei prodotti più venduti, in termini di fatturati, nell'economia italiana:
+10,8% 2013 rispetto al 2012.
Tutto il resto crolla ma i farmaci si vendono! e le pubblicità televisive sono aumentate, guarda caso alla faccia della crisi che ha lasciato liberi spazi pubblicitari costosissimi perchè molti non ce la fanno più a pagarseli. Quindi, grazie alla crisi, non è neppure escluso che gli spazi pubblicitari venduti ai Farmaceutici siano in realtà
SVENDUTI (ci sta vero?).
L'unica speranza è che il martellamento continuo non venga ascoltato (
grazie telecomandi! usateli e non fate vedere tali pubblicità ai vostri figli) e che le persone si rivolgano più spesso ad un medico per sapere quale farmaco acquistare (ma questo purtroppo non è una garanzia) anche se questo farmaco è liberamente disponibile al pubblico.