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martedì 10 dicembre 2013

Meditazione: una via d'uscita all'attuale crisi dell'esistenza del pianeta Terra.


I benefici della meditazione sono tali da sembrare decisamente incredibili.
Quando si arriva alla fine di questo articolo ci si domanda senza esitazione "perchè non si cominci subito a divulgare queste informazioni quanto più possibile e rendere la pratica meditativa disponibile fin dall'infanzia anche nella cultura occidentale, prima causa della distruzione imminente di questo pianeta".
Questo è anche il motivo per cui ospito queste informazioni nel mio Blog.
A darci una prova certa dei sorprendenti effetti della Meditazione nella vita sociale, è proprio la ricerca e con una mole di dati davvero impressionante: ben oltre 815 studi pubblicati dai più importanti ricercatori nel settore della medicina, ne documentano i benefici per la mente, la salute fisica, il comportamento e l'ambiente, oltre ai vantaggi della sua applicazione pratica nei campi della formazione, dell'istruzione e in tutte le altre aree principali dell'attività umana. Ecco il quadro che ne emerge, e che giustifica ampiamente l’enfasi con cui ne parliamo: chi pratica correttamente la meditazione si ammala molto meno degli altri. Nelle patologie gravi, la riduzione è del 50% nella fascia di età fino ai 40 anni. Oltre i 40, proprio quando abbiamo maggiori problemi di salute, la riduzione arriva fino al 67%. Tra la malattie gravi sono incluse ad esempio cancro (-53%), respiratorie (-73%) cardiovascolari (-87%).
La meditazione è stata sperimentata in molti casi che presentavano patologie gravi non-responder (in cui la farmacologia non ha dato risultati), dando sempre una percentuale di successo significativa.
Per quanto riguarda la qualità della vita, gli effetti sono altrettanto eclatanti. Chi pratica la meditazione vive più serenamente, accetta meglio le avversità di tutti i tipi ed ha più successo nella vita. Questo aspetto, che a prima vista può sembrare strano, deriva da un diverso atteggiamento che assume spontaneamente, e che coinvolge anche le altre persone stimolandole a collaborare, a trovare soluzioni positive, a lavorare assieme con piacere. La meditazione porta un miglioramento del sonno, della capacità di divertirsi e di godere delle gioie della vita, ed un aumento del tempo a disposizione, dovuto alla maggior efficacia con cui si affronta tutto. Milioni di persone praticano la meditazione con successo, ma nonostante questo la sua diffusione è minima, comparata ai benefici che porta. L'esperienza dello stato di riposata vigilanza ha il massimo effetto rigeneratore sul sistema nervoso e sulla salute in generale. In breve tempo aumenta l'integrazione cerebrale e sviluppa il potenziale mentale in tutti i suoi aspetti, come l'intelligenza, l'attenzione, la creatività, la capacità decisionale e quella organizzativa; aumenta il benessere interiore e aiuta a prevenire le malattie; aumenta l'efficacia sul lavoro e rende la vita più appagante.
Cosa provoca la Meditazione?
Gli studi dimostrano che un numero relativamente ristretto di persone con un’intenzione focalizzata, ha un grande peso nel determinare la risposta della nostra realtà, sia nel nostro corpo sia nel mondo. Si va da studi svolti presso le migliori università, ai test sul campo effettuati in paesi devastati dalla guerra, dai quali risulta chiaro che ciò che sentiamo dentro di noi influenza non solo noi ma anche il mondo esterno. È stato chiaramente dimostrato che durante questi esperimenti di meditazione finalizzati alla pace si è verificato un declino significativo a livello statistico. Il numero degli incidenti stradali, delle visite al pronto soccorso degli ospedali e i crimini violenti fra persone si sono abbassati in proporzione all’effetto voluto.
1° Conferma: Guerra tra Israele e Libano. Un esempio famoso fu una ricerca condotta durante la guerra tra Israele e il Libano all’inizio degli anni Ottanta nel 1983. Questo studio consisteva nel trasferire persone ben addestrate a sviluppare la pace nel proprio corpo in aree mediorientali devastate dalla guerra. Lo scopo dello studio era quello di determinare se una riduzione dello stress nel campo localizzato di coscienza si rifletteva davvero nel senso di una minore violenza e aggressione su base regionale. Quando queste persone provavano tutte insieme un senso di pace in periodi determinati, il livello di violenza nell’area intorno a loro diminuiva significativamente. Nel momento in cui il numero di partecipanti era più elevato, le morti a causa della guerra erano inferiori del 76%. Durante il picco del conflitto libanese, questo esperimento è stato replicato consecutivamente per sette volte durante due anni, con i seguenti risultati: le morti per il conflitto diminuirono del 71%,  i feriti a causa della guerra diminuirono del 68%,  il livello del conflitto diminuì del 48%,  la cooperazione tra gli antagonisti aumentò del 66%.
Esiste peraltro una correlazione molto significativa dal punto di vista statistico tra il numero dei partecipanti alla meditazione e l’indice composto che misura il progresso verso la pace e la
Evoluzione della Coscienza e della Saggezza nell’Unità del nostro Pianeta.
L’effetto di riduzione dello stress sociale e dei conflitti è il fenomeno più rigorosamente convalidato nella storia delle scienze sociali.
2° Conferma: Riduzione Crimini Washington DC
Quando questo esperimento venne fatto anche nella città di Washington DC nel 1993, il capo della polizia andò in televisione disse che era impossibile diminuire l’incidenza di crimini nella città perché molto violenta, e che per fare questo sarebbe dovuto nevicare con 50 cm di neve in piena estate. Si fece questo esperimento, misero 4000 persone a meditare in un unico luogo. Il Dott. John Hagelin, fisico quantistico, annunciò, prima dell'inizio dell'esperimento, che si sarebbe verificata una marcata riduzione della criminalità. Era stato previsto che con un gruppo di quelle dimensioni i crimini violenti a Washington quell'Estate sarebbero calati del 25 per cento.
In barba al capo della polizia di Washington e alle sue dichiarazioni l’esperimento riuscì, e i crimini (omicidi, rapine, furti e assalti) diminuirono proprio del 25%.
La probabilità statistica che questo risultato potesse coincidere con una variazione fortunosa del tasso di criminalità fu praticamente zero (p < 0,000000002).
Questo esperimento ha dimostrato come lo spirito possa plasmare la materia.
Cosa Accade durante la Meditazione?
1) Coerenza celebrale. Nel 1970 Herbert Benson e Robert Wallace, medici dell’università di Harvard, iniziarono i loro studi sulle conseguenze e sugli effetti della meditazione sul cervello. Concentrarono i loro studi sulla MT (Meditazione Trascendentale, insegnata da Maharishi Mahesh Yogi) ottenendo misure concrete della diminuzione dell’ansia e dello stress nelle persone che praticavano regolarmente la MT.
Una scoperta ancora più interessante fu quella mostrata dagli elettroencefalogrammi (EEG) dei meditanti. Confrontando i tracciati EEG dei meditanti prima (stato mentale ordinario) e durante la meditazione, in quest'ultimo stato di coscienza le onde cerebrali diventavano coerenti ed il pensiero di tutti i praticanti si allineava e si coordinava entrando in fase, come se fossero tutti collegati, come se fossero un unico pensiero.

2) Miglioramento e modifica della struttura del cervello. Dall’11 Agosto 2010 su Psychiatry Research: Neuroimaging, si trovano i risultati di uno studio del Massachusetts General Hospital (MGH) che ha documentato gli effetti della meditazione nella materia grigia del cervello. Dallo studio risulta che la sensazione di benessere provata dai praticanti di meditazione non è solo frutto del rilassamento, ma è stata osservata una modifica nella struttura del cervello. Sono state registrate immagini di RM del cervello di 16 partecipanti due settimane prima e dopo un Programma di 8 settimane "Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR)" presso il Center for Mindfulness della University of Massachusetts. Sono state registrate le immagini di RM anche per un gruppo di controllo di non meditatori nello stesso periodo temporale. La meditazione si concentrava sulla consapevolezza delle sensazioni senza giudizio, sulle emozioni e lo stato della mente e i partecipanti hanno tenuto traccia del tempo impegnato a praticarla. I partecipanti hanno impiegato in media 27 minuti al giorno e le analisi delle immagini di RM hanno riscontrato un aumento della densità di materia grigia nell'ippocampo, importante per l'apprendimento e la memoria e anche in strutture associate all'autoconsapevolezza, alla compassione e all'introspezione. Questi cambiamenti non sono stati osservati nel gruppo di controllo.
3) Coscienza Trascendentale e produzione di Serotonina
Una spiegazione di carattere biologico agli effetti tangibili della meditazione sul mondo è stata proposta in uno studio pubblicato nel 2005 sul Journal of Social Behavior and Personality. La serotonina è un potente neurotrasmettitore che produce una sensazione di felicità, appagamento ed euforia. Le ricerche indicano che un basso livello di serotonina è correlato all’aggressività, all’umore depresso e alla violenza. Lo studio indica che quando la dimensione del gruppo di meditazione variava, la produzione di serotonina nelle persone che facevano parte della comunità circostante cambiava in modo corrispondente. Poiché i risultati erano statisticamente significativi, questo studio offre così un meccanismo neurofisiologico plausibile che spiega la riduzione dell’aggressività e dell’ostilità nell’intera società. Un aumento dell’attività della serotonina e una diminuzione del cortisolo sembrano essere associati all’esperienza della coscienza trascendentale delle persone che praticano la Meditazione. Durante la pratica della Meditazione le persone sperimentano la coscienza trascendentale, un quarto stato di coscienza caratterizzato da una attività cerebrale nettamente distinta da quella che caratterizza gli stati di veglia, sonno profondo e sogno. Lo stato di coscienza trascendentale produce coerenza nel funzionamento del cervello e gli scienziati pensano che questo fatto ravvivi la coerenza all’interno del campo unificato della fisica. Quindi attraverso il campo unificato si verifica un aumento di coerenza anche nel cervello delle persone che non praticano la Meditazione. Sul piano materiale questo aumento di coerenza si traduce in un aumento di serotonina.
L’effetto Maharishi, il Numero di Persone per Cambiare il Mondo
Quando gli esperimenti di meditazione furono interrotti, la violenza si ripresentò, rispetto al periodo degli esperimenti. Questo fenomeno divenne noto come «l’effetto Maharishi». Quando si forma questa massa critica di partecipanti, gli effetti cominciano a essere visibili. Ovviamente, più persone
partecipano, più rapidamente si possono scorgere questi effetti.
Maharishi Mahesh Yogi
Il significato del termine “Effetto Maharishi” è stato successivamente generalizzato come l’influenza di coerenza e positività in un ambiente sociale e naturale generata dalla pratica coordinata di programmi meditativi. I risultati di varie ricerche scientifiche pubblicate sull’effetto Maharishi includono: diminuzione della criminalità, riduzione dei conflitti, di incidenti, del tasso di mortalità, dei suicidi, di omicidi, l’aumento delle cooperazioni internazionali , il miglioramento delle condizioni economiche e la crescita delle attività economiche.
Sorge dunque spontanea la domanda: come mai, a fronte di una tale mole di prove scientifiche divulgate da anni con ogni mezzo, ci sia l’ostinata volontà di ignorare questo elementare, quanto efficace approccio per risolvere il problema della violenza?
Se 4000 persone riescono a cambiare l'estate di Whashinton con un drastico, incredibile calo di criminalità, cosa possiamo fare anche noi? Il numero minimo di persone richiesto per “mettere in moto” un cambiamento di coscienza è la radice quadrata dell’1% della popolazione. La coerenza generata da un gruppo di meditanti in numero pari alla radice quadrata dell’1% della popolazione ha il potere di influenzare misurabilmente la qualità della vita dell’intera popolazione.
Attualmente siamo più di 7 Miliardi di persone sul Pianeta Terra e il numero minimo di persone è di 8500 circa. Quanti abitanti ha la tua città? Per esempio, un gruppo di 200 praticanti sarebbe capace di produrre dei risultati rilevabili e significativi in una città di 4 milioni di abitanti (200 al quadrato moltiplicato per 100), un gruppo di 1700 praticanti potrebbe influenzare l’intera popolazione degli Stati Uniti e, secondo le medesime proporzioni, un gruppo di 8500 partecipanti in meditazione sincronizzata sarebbe capace di agire istantaneamente sull’intera popolazione del pianeta.
8500 Persone per Cambiare la nostra Realtà! Perchè non provarci? Siamo ad un punto di svolta sulla vita del Pianeta terra anche se si continua ad ignorare tutto ciò che sta succedendo, girando sempre la frittata verso la soluzione dei problemi economici che in fondo non sono quelli che portano il vero benessere.
E’ chiaro che questo numero rappresenta solo il minimo richiesto per superare la soglia. Tanto più grande è il numero di persone che partecipa, tanto più l’effetto viene infatti accelerato. Questi numeri ci ricordano le antiche ammonizioni secondo le quali poche persone possono fare la differenza per il mondo intero. Immagina cosa possono fare 1 Milione di persone insieme.
Uno studio pubblicato sul Journal of Offender Rehabilitation rappresenta una pietra miliare nel campo della difesa. Lo studio mostra che quando si raggiungeva la soglia globale del numero di persone che praticavano il programma di meditazione, si verificava una riduzione del numero di morti causati dal terrorismo internazionale. Queste assemblee si tennero durante gli anni tra il 1983 e il 1985. Lo studio ha investigato gli effetti prodotti da 3 grandi assemblee le cui dimensioni si avvicinavano alla soglia dell’Effetto Maharishi per l’intero mondo a quell’epoca (7000 persone).
Evoluzione della Coscienza e della Saggezza nell’Unità del nostro Pianeta
Lo studio, che ha utilizzato i dati forniti dalla Rand Corporation, ha evidenziato anche una riduzione dei conflitti internazionali del 32%. Durante le meditazioni, le statistiche si abbassano. Quando poi le meditazioni cessano, le statistiche ritornano sui livelli precedenti. Gli scienziati sospettano che la relazione tra meditazione di massa e l’attività di individui in comunità è dovuta a un fenomeno noto come l’effetto campo di coscienza.
L’impatto potenziale di questa ricerca è superiore a quella di qualsiasi altro attuale programma di ricerca sociale o psicologica. È sopravvissuta ad una serie di test statistici in numero assai maggiore rispetto alle altre ricerche nell’ambito della risoluzione dei conflitti. Questo lavoro e la teoria che ne sta alla base merita la più alta considerazione sia degli studiosi che dei politici. “ Ph.D. David Edwards, Professor of Government – University of Texas (Austin)

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