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sabato 7 marzo 2015

Disintossicazione: una crisi per guarire? (2° Parte)

Nella Prima parte su questo tema ho spiegato in generale quale può essere la manifestazione dell'inizio di una guarigione: una crisi, che si presenta con la riacutizzazione di sintomi o addirittura la comparsa di sintomi che non avevamo prima di inziare il cambiamento del nostro stile alimentare e/o più in generale dello stile di vita.

E' una reazione conosciuta nell'ambito delle cure naturali, è una vera e propria reazione di guarigione che durerà da pochi giorni ad alcune settimane in funzione della nostra costituzione organica e del livello di intossinazione che abbiamo accumulato nel tempo.
Il nostro corpo si darà da fare nell'eliminare ciò che ha accumulato in termini di tossine endogene ed esogene grazie all'apporto di nuova energia e nuove risorse idonee ad attivare le vie metaboliche che possono svolgere il compito: riattivare tutta le reazioni biochimiche interne che condurranno al ripristino di un organismo perfettamente funzionante.
Con qualche domanda e altrettante risposte cercherò di approfondire questo argomento che troppo spesso si dimentica, lasciando spazio a disperati abbandoni di stili di vita più salutari perchè si ignora l'esistenza di questi fenomeni che dobbiamo considerare positivi.
Quale tipo di manifestazioni si possono verificare? Come riconoscere la crisi disintossicante?
Tipicamente si potranno sperimentare esacerbazioni dei sintomi già presenti ma più spesso si possono provare brividi, stanchezza, nausea e cefalea, dolori articolari, dolori muscolari, diarrea, crampi, insonnia, congestioni delle mucose nasali e frontali, incrementodi  frequenza minzione, ipotensione, eruzioni cutanee, sintomatologia tipica dell'influenza, sbalzi di umore e anche calo di memoria.
Quale può essere l'intensità dei sintomi della crisi disintossicante?
Possono essere meno, uguali o più intensi dei sintomi della o delle patologie che ci affliggono e che hanno indotto ad approcciare un nuovo stile alimentare o di vita. Al termine del periodo di disintossicazione si sperimenterrà tuttavia un nuovo benessere ed in quel momento ci renderemo conto che abbiamo fatto la cosa giusta. Ecco perchè arrendersi di fronte ad una crisi di eliminazione di tossine è un atto irresponsabile. Si può anche supportare questo momento di difficoltà facendo un periodo breve di Digiuno (3-4 giorni) bevendo solo acqua Minimamente Mineralizzata (residuo fisso inferiore a 50 mg/l) dando preferenza ad acque naturali che hanno un pH superiore a 7 (come la S. Anna di Vinadio) o meglio ancora bevendo Acqua Alcalina Ionizzata (prodotta con appositi sistemi che non devono essere necessariamente degli apparecchi complicati e costosi).
Dal punto di vista mentale quali stati può procurare la crisi di disintossicazione?
Ritengo primariamente molto importante iniziare ogni percorso di cambiamento spinti da una grande motivazione e non con un atteggiamento da "chi subisce"  ancora prima di partire; un atteggiamento positivo è sempre molto gradito. Tuttavia, considerando che non siamo tutti uguali, qualcuno potrà sperimentare sconforto (non ce la farò mai è il pensiero ricorrente ma pericoloso!!), smarrimento ("mio Dio cosa sta succedendo!!? ) e anche ansia (" oh cavolo! cosa succederà andando avanti così?").

Tenendo presente che tutto ciò è assolutamente temporaneo, ci dobbiamo aspettare che tutti i sintomi che sperimenteremo, fisici e psichici, sono temporanei e che presto vedremo la LUCE e sperimenteremo la remissione dei sintomi ma anche qualcosa di POSITIVO: ad esempio una maggior sensibilità ed emotività, miglioramento del livello di attenzione, concentrazione e memoria, in generale più chiarezza mentale, che denotano un livello di avvenuta disintossinazione del sistema nervoso e del cervello.
E se si interviene ad esempio spegnendo i sintomi della crisi con dei Farmaci ? 
Questa è la cosa peggiore che potremmo fare: infatti introdurre farmaci in un organismo significa introdurre nuove tossine che dovranno comunque essere eliminate dal corpo, si potrà perciò assistere ad un prolungamento della crisi eliminativa, o magari ad uno spostamento da un tipo di sintomo ad un'altro.
Quali consigli si possono dare per prevenire le crisi di disintossicazione o per ridurne la sintomatologia?
Ai miei clienti suggerisco sempre di affrontare ogni cambiamento con gradualità, lasciando che il corpo si liberi dalle tossine lentamente ed eventualmente sopportando i sintomi che si manifestano in modo più lieve. Introdurre ogni cambiamento lasciando che il corpo reagisca e risponda adeguatamente ma senza spaventarsi di fronte ad ogni manifestazione che si presenta; sapendolo, si può accettare consapevolmente che ciò che sta succedendo avrà una fine e ci lascerà più liberi e più leggeri.
Lo consiglio caldamente, altrettanto come sconsiglio di iniziare un percorso e poi tornare sui propri passi, smettendo il cambiamento in atto; ognuno sarà un caso a sé, e si assiste anche a distanza di tempo a riacutizzazioni dei vecchi sintomi che poi spariscono e ricompaiono con sempre minor frequenza e minor acuità, finchè non ci saremo liberati di tutta la scorta di tossine che abbiamo tanto pazientemente messo da parte grazie ad uno stile di vita sbagliato e comunque non adeguato alla nostra costituzione.


Il senso di Libertà che proveremo dopo la, o addirittura "le", crisi di disintossicazione ci ripagherà del malessere che abbiamo sopportato durante tutto il periodo di transizione, magari già pensando al prossimo passo ... o al prossimo volo.





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